L’inasprimento delle misure repressive è il frutto di una crisi capitalistica internazionale che impone dappertutto, in primo luogo nell’occidente imperialista, politiche di austerità che riducono drasticamente ogni spazio di mediazione e ogni ipotesi di “redistribuzione dei profitti”.
Salvini non è più al governo ma la miriade di provvedimenti, multe, arresti, fogli di via, DASPO, divieti di dimora continuano a colpire compagni, attivisti, militanti sindacali, lavoratori combattivi sotto l’insegna del Conte bis, e non è un caso se la gran parte delle misure repressive e restrittive traggono argine da un ampio spettro di leggi, dal Codice Rocco mai abrogato al Decreto Minniti di marca “democratica”.
Per questo motivo, l’assemblea invita tutte le strutture e le realtà presenti, e chiunque – pur non presente – intende aderire, a costruire momenti di confronto e di costruzione di iniziative specifiche sul piano locale, per dare forma alla campagna unitaria per la “Abolizione dei Decreti Sicurezza”, per dare corpo e gambe ad un azione e mobilitazione coordinata sul piano nazionale.
La proposta del patto d’azione parte infatti dalla verifica sul campo ed in corso d’opera della praticabilità di un effettiva convergenza sui contenuti, nelle pratiche e nelle forme di lotta, senza l’illusione di diluire o annullare i rispettivi percorsi e le rispettive identità.
Le realtà presenti nelle prossime settimane, tramite mailinglist, proseguiranno il confronto e si impegnano sin d’ora a organizzare riunioni e assemblee unitarie del Patto d’azione nelle singole città, propedeutiche alla definizione di un calendario di iniziative su scala locale e alla costruzione di una campagna nazionale per la cancellazione dei decreti sicurezza, a partire dalle iniziative già indette (quelle del Si Cobas contro le misure restrittive applicate ai lavoratori, quelle dei disoccupati organizzati e della campagna “Vogliamo Tutto”, la manifestazione del 1 Marzo per la liberazione di Nicoletta Dosio e dei NoTav, le iniziative dell’8 marzo, ecc.).
Sulla base di questi passaggi si valuteranno tempi e modalità per l’indizione di una data di mobilitazione nazionale e per la definizione degli strumenti necessari alla campagna, in primis una cassa di resistenza a sostegno delle spese processuali e la creazione di un coordinamento permanente sugli aspetti giuridico-legali.
Sono intervenute all’assemblea le seguenti realtà:
SI Cobas nazionaleMovimento di lotta per il lavoro – Disoccupati “7 novembre”
Campagne in lotta
Blocchi Precari metropolitani
Banchi Nuovi
Il Cuneo Rosso
Slai Cobas per il sindacato di classe
Campagna Vogliamo Tutto
Operatori Sociali Autorganizzati Perugia
Potere al Popolo
Partito Comunista dei Lavoratori
Coordinamento di unità delle sinistre 7 dic
XM24 Bologna
Laboratorio Crash
Movimento Migranti Napoli
Sinistra Anticapitalista
Rifondazione comunista
Soccorso Rosso Proletario
Ex Caserma Bari
Classe contro classe
Soccorso Rosso Internazionale
Comitato Lavoratori Autoconvocati per il sindacato di classe
Carc
* I compagni del CSA Vittoria di Milano, pur non potendo presenziare all’assemblea, hanno inviato un comunicato di sostanziale condivisione della proposta del Patto d’azione che pubblicheremo a breve.
Nessun commento:
Posta un commento