"Sorveglianza speciale" per Lorenzo, l'olio di ricino d'oggi contro gli/le antifa!
Collettivo Universitario Autonomo - Bologna
Per
la procura qualsiasi attivista o militante sociale può essere
potenzialmente colpito della misura
visto che vengono segnalate le
manifestazioni che più hanno animato le lotte e i conflitti degli ultimi
anni a Bologna e in Emilia. Ma per attivare il complessivo progetto
repressivo si è scelto Lorenzo per la sua partecipazione alle
manifestazioni antifasciste e nello specifico il corteo contro Casa
Pound a Piacenza che nel dispositivo viene ripetutamente citato. La
procura bolognese inserisce la propria attività in coerenza con i
recenti fatti di Torpignattara e Casalbruciato e nel più ampio rigurgito
fascista che vede protagonisti sia organizzazioni neofasciste che
alcune personalità istituzionali impegnate a discriminare e aggredire
gruppi sociali su base etnica, di genere e ceto di appartenenza.
D'altronde
la "sorveglianza speciale" è l'olio di ricino d'oggi messo a
disposizione delle questure: dove formalmente viene definita "misura di
prevenzione" nei fatti si ha una vera e propria pena del sospetto che
trova la sua legittimità nell'arbitrarietà della decisione politica del
procuratore tizio o del digossino caio, è uno strumento coerente al
codice Rocco del regime del Duce, che nei fatti regala alla digos una
grande varietà di sanzioni quali: obbligo di dimora, divieto di dimora,
ritiro di patente e passaporto, divieto di partecipazione a
manifestazioni pubbliche e ad assemblee culturali e politiche, rientri
obbligati sia diurni che notturni nella propria casa, obbligo di firma,
divieto di frequentazione di piazze, quartieri, o bar, divieto di
iscrizione ad albi professionali e alla possibilità di aprire attività o
di lavorare in contesti considerati non adeguati.
Rendiamo quindi nota questa nuova aggressione repressiva annunciando che ci opporremo sia per via legale che tramite campagne e iniziative di solidarietà antifascista in quanto evidente l'obiettivo vessatorio nei confronti del movimento antifa e criminalizzatore contro qualsiasi forma di sostegno alle istanze delle lotte sociali e sindacali aperte nel nostro territorio.
Rendiamo quindi nota questa nuova aggressione repressiva annunciando che ci opporremo sia per via legale che tramite campagne e iniziative di solidarietà antifascista in quanto evidente l'obiettivo vessatorio nei confronti del movimento antifa e criminalizzatore contro qualsiasi forma di sostegno alle istanze delle lotte sociali e sindacali aperte nel nostro territorio.
Non possiamo
permettere che nel contesto storico e sociale di oggi un provvedimento
come questo cominci a dettare legge nella nostra città facendo spazio
senza ogni dubbio alle organizzazioni neofasciste e ad una cultura
reazionaria che punisce e sanziona ogni espressione di solidarietà
sociale e partecipazione politica!
Intanto
con ferma determinazione continueremo nella nostra quotidianità di
militanza sociale nelle facoltà universitarie e là dove le ingiustizie
ci chiameranno a presidio di lotta e conflitto al fianco dei
discriminati, degli ultimi e degli sfruttati della nostra città. Senza
retorica: non faremo un passo indietro! Ora e sempre antifa!
Collettivo Universitario Autonomo - Bologna
Collettivo Universitario Autonomo - Bologna
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