giovedì 23 maggio 2019

pc 23 maggio - Massima solidarietà a Bibi - Bologna - e a tutti gli antifascisti oggetto di arresto e repressione

"Sorveglianza speciale" per Lorenzo, l'olio di ricino d'oggi contro gli/le antifa!

Collettivo Universitario Autonomo - Bologna
Per la procura qualsiasi attivista o militante sociale può essere potenzialmente colpito della misura
visto che vengono segnalate le manifestazioni che più hanno animato le lotte e i conflitti degli ultimi anni a Bologna e in Emilia. Ma per attivare il complessivo progetto repressivo si è scelto Lorenzo per la sua partecipazione alle manifestazioni antifasciste e nello specifico il corteo contro Casa Pound a Piacenza che nel dispositivo viene ripetutamente citato. La procura bolognese inserisce la propria attività in coerenza con i recenti fatti di Torpignattara e Casalbruciato e nel più ampio rigurgito fascista che vede protagonisti sia organizzazioni neofasciste che alcune personalità istituzionali impegnate a discriminare e aggredire gruppi sociali su base etnica, di genere e ceto di appartenenza.
D'altronde la "sorveglianza speciale" è l'olio di ricino d'oggi messo a disposizione delle questure: dove formalmente viene definita "misura di prevenzione" nei fatti si ha una vera e propria pena del sospetto che trova la sua legittimità nell'arbitrarietà della decisione politica del procuratore tizio o del digossino caio, è uno strumento coerente al codice Rocco del regime del Duce, che nei fatti regala alla digos una grande varietà di sanzioni quali: obbligo di dimora, divieto di dimora, ritiro di patente e passaporto, divieto di partecipazione a manifestazioni pubbliche e ad assemblee culturali e politiche, rientri obbligati sia diurni che notturni nella propria casa, obbligo di firma, divieto di frequentazione di piazze, quartieri, o bar, divieto di iscrizione ad albi professionali e alla possibilità di aprire attività o di lavorare in contesti considerati non adeguati.

Rendiamo quindi nota questa nuova aggressione repressiva annunciando che ci opporremo sia per via legale che tramite campagne e iniziative di solidarietà antifascista in quanto evidente l'obiettivo vessatorio nei confronti del movimento antifa e criminalizzatore contro qualsiasi forma di sostegno alle istanze delle lotte sociali e sindacali aperte nel nostro territorio.
Non possiamo permettere che nel contesto storico e sociale di oggi un provvedimento come questo cominci a dettare legge nella nostra città facendo spazio senza ogni dubbio alle organizzazioni neofasciste e ad una cultura reazionaria che punisce e sanziona ogni espressione di solidarietà sociale e partecipazione politica!
Intanto con ferma determinazione continueremo nella nostra quotidianità di militanza sociale nelle facoltà universitarie e là dove le ingiustizie ci chiameranno a presidio di lotta e conflitto al fianco dei discriminati, degli ultimi e degli sfruttati della nostra città. Senza retorica: non faremo un passo indietro! Ora e sempre antifa!

Collettivo Universitario Autonomo - Bologna

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