difendono gli stessi interessi, quelli dei padroni italiani nella contesa in Europa, quelli, tutti insieme, dei padroni europei a difesa di profitti e mercato di fronte alla concorrenza mondiale e soprattutto nei confronti di operai, lavoratori, masse popolari che li mettono in discussione.
Non si era mai visto nelle precedenti elezioni europee che Confindustria e sindacati si sedessero ad un Tavolo e trovassero un accordo su tutto, e su questa base invitassero i lavoratori a non astenersi - quindi a votare chiunque, anche i fascio-populisti - pur di mantenere in piedi l’Europa del capitale e trovassero un’intesa programmatica sulla base di affermazioni che nulla possono avere mai a che fare con gli interessi operai e popolari: “La UE è stata decisiva per rendere lo stile di vita europeo quello che è oggi... continua a garantire, nonostante i tanti problemi di ordine sociale, benefici tangibili e significativi, nella comparazione internazionale per i cittadini, i lavoratori e le imprese in tutta Europa”.
Tra i sindacati il peggiore è la Cgil di Landini - gli altri sappiamo essere burocrazie passacarte - che ha accompagnato il documento comune con i padroni con una lettera tra consiglio e ordine di partecipare al voto per la “democrazia e la prospettiva europea”.
La Camusso (che non è stata candidata) sulla base di questa intesa e dei suoi legami con una parte consistente dei partiti europei, punta a fare meglio di Cofferati e diventare un pezzo grosso delle nuove istituzioni europee.
Grottesca infine appare l’esaltazione e dei governi europei come “tutelatori della pace”; i governi europei che sono presenti in tutti gli scenari di guerra, le cui truppe occupano diversi paesi del Terzo mondo, che hanno fatto la guerra del Balcani e che si stanno armando sempre di più in vista delle future contese imperialiste.
Insomma, questo appello sembra la vera novità di queste elezioni e va ben oltre il risultato di esse.
Nessun commento:
Posta un commento