mercoledì 22 maggio 2019

pc 22 maggio - Elezioni Europee - Nota in corso d'opera e dibattito aperto tra i compagni - E' possibile intervenire ancora

Nell’editoriale del 13 maggio - SMASCHERARE IL FASCIO-POPULISMO ELETTORALISTA, MA NON SOTTOVALUTARE IL PERICOLO FASCISTA - apparso su questo blog, abbiamo chiarito abbastanza bene la linea di condotta rispetto al movimento in corso contro Salvini, che è molto positivo, esteso e abbraccia soggetti e cittadini in forma organizzata e capillare - fermo restando che non dobbiamo mai scordare le due criticità strategiche e tattiche del momento: l’assenza della classe operaia e che nei quartieri popolari le cose non vanno così o non vanno e basta.
Comunque il movimento democratico d’opinione e militante, antifascista e antirazzista è una buona cosa e non è un fenomeno elettorale. La sua importanza sul piano tattico è che costringe lo Stato borghese, le sue istituzioni, i suoi mass media a fare di più e ad agire contro le forme più estreme del
movimento fascista e razzista che si raccoglie con Salvini; così come evidentemente costringe al deposizionamento, questo sì molto elettorale, del M5S.

La seconda questione è il recupero del M5S fondamentalmente di tipo elettorale che fa leva sull’arrivo “pochi maledetti e subito” del ‘reddito di cittadinanza’, sulla riattivazione forte della denuncia anticorruzione, anticasta, e infine su una distinzione temporanea sui temi di Salvini, sicurezza, migranti, protezione dei fasci.
Il movimento 5stelle punta a recuperare un voto d’opinione a sinistra in uscita e a fidelizzare parte del suo elettorato, recupera parte dei delusi ed erode quell’elettorato a sinistra che comunque è disponibile a votarlo, anche come voto utile anti Salvini.
Il PD di Zingaretti è mediocre, non va oltre posizioni pro padroni Europa, ecc., e quindi non recupera, l’unica lista di ‘sinistra’ esistente SI non ha obiettive possibilità neanche di raggiungere il quorum.
Quindi, in sostanza si può prevedere che la Lega avrà un successo elettorale, che M5S e PD si disputeranno il secondo posto, con maggiore probabilità per il PD, visto il suo insediamento strutturale maggiore su scala nazionale.

Il primato della Lega pone alcuni problemi, proprio perché non va escluso l’”effetto referendum”, come sostiene Salvini. Un referendum che sul piano numerico perderà, ma sul piano pratico comunque lo rafforzerà e gli darà più peso nel governo e che si tradurrà ancora una volta in un venir meno delle obiezioni 5Stelle sulle questioni di Salvini

In questo contesto qual’è il ruolo dell’astensionismo?
Noi riteniamo che comunque, al di là dei numeri di esso, il suo ruolo storico è in calo.
Il ‘popolo’ che si astiene, sui grandi temi non vuol dire che non sia d’accordo coi fascio-populisti e comunque questa astensione non incide nell’azione del fascio-populisti.
Nel contesto attuale, essendo comunque invotabili tutte le liste, deve restare alta la nostra attenzione a chi nel nostro campo intendesse votare i 5Stelle come voto anti Salvini e a chi desse una qualsiasi chance al PD di rappresentare un’alternativa.
E' nel campo del non voto che bisogna tracciare la nostra distinzione.
Noi non votiamo alcun partito e alcuna lista presente alle elezioni, dato che nessuna rappresenta l'opposizione proletaria, antirazzista, antifascista, antimperialista; nessuna lista rappresenta il movimento No Tav,NO TAP, NO Muos ecc.; nessuna lista rappresenta le lotte precarie, scuole, disoccupati, operai delle fabbriche in crisi; nessuna lista anche piccola ha un programma comunista e soprattutto la fisionomia teorica, politica, ideologica comunista verificata dalla storia e dalle lotte anche degli ultimi anni.
L’unica considerazione differente che dobbiamo tenere in campo, almeno per il nostro paese – nei diversi paesi europei la situazione è diversa, quasi paese per paese – è di tener conto della questione “effetto referendum”. Nell’”effetto referendum”, meno sono i votanti più alta è la percentuale del soggetto intorno a cui avviene il referendum.
Per questo la riflessione ci spingerebbe a partecipare al voto annullando la scheda questa volta, invece del generico astensionismo. 
                                                
redazione proletari comunisti


Da Palermo


Siamo per continuare la campagna del “boicottiamoli tutti” perché  suona bene come parola d’ordine e dà il senso di noi, classe, contro i partiti, tutti, che non ci rappresentano.
Un certo effetto referendum interno al nostro paese, su cui insiste soprattutto Salvini, potrebbe esserci, ma comunque i numeri per annacquarne il peso non ci sarebbero lo stesso visto il dato dell’astensione che si prevede alta e che in quasi tutti i paesi imperialisti diventa strutturale. Pensiamo si possa usare come argomento nostro quando ne parliamo con altri per smontarne la portata.

Nota commento dalla redazione proletari comunisti
Innanzitutto chiariamo - non cambiano i materiali già fatti che stiamo tutti diffondendo e affiggendo – la questione è il testo ultimo da fare sul blog in questa ultima settimana che precisa politicamente il senso del nostro ‘boicottiamoli’ della locandina e ‘boicottiamoli tutti’ del volantino Slai cobas, facendolo però con la massima attenzione politica.
Avevamo già cambiato la nostra parola d’ordine che in questa elezione non dice "boicottiamo le elezioni" ma boicottiamo tutti i partiti presenti a questa tornata elettorale.
Abbiamo dalle ultime elezioni fatto una analisi critica dell’astensionismo che in tempi di fascio populismo non coincide automaticamente con la protesta popolare e non distingue e orienta abbastanza la lotta da fare, e che si deve fare durante e dopo, tra le masse contro idee e pratiche fasciopopuliste.
'Boicottiamo le elezioni’ tout court, in questa occasione è una parola d’ordine limitata – Noi avremmo voluto una polarizzazione in questa elezione in termini antifasciopopulista/antirazzista – se ci fosse stata avremmo dato indicazione di voto. Questo non c’è stato, ma non ci esime dal dare una indicazione politica il più giusta possibile perchè noi siamo proletari comunisti/PCm Italia e dobbiamo quindi supportarla con una analisi politica semplice e chiara – che certo non può essere ‘il dato dell’astensione si prevede alto e che in quasi tutti i paesi imperialisti diventa strutturale’.
Resta quindi aperta la discussione sulla indicazione politica finale - dato che si boicottano tutti anche annullando la scheda elettorale

da Ravenna
Cari compagni, sono d'accordo sulla decisione di partecipare al voto annullando la scheda. L'aspetto principale, almeno per il nostro paese, è che non siamo in presenza di normali elezioni per le ragioni dette nell'editoriale del 13 maggio (SMASCHERARE IL FASCIO-POPULISMO ELETTORALISTA, MA NON SOTTOVALUTARE IL PERICOLO FASCISTA), nella recente nota elettorale e nella nostra risposta ai compagni greci/austriaci (rovesciare i governi imperialisti in ciascun paese, condizione necessaria per distruggere l'alleanza reazionaria imperialista).
Per riassumere sul piano interno:
  • si può prevedere che la Lega avrà un successo elettorale,
  • Salvini vorrà capitalizzare il risultato elettorale a suo favore, non certo facendo cadere questo governo,
  • non va escluso l'"effetto referendum" che sul piano numerico perderà ma che sul piano pratico lo rafforzerà/- i votanti+consenso.
  • e che l'astensione non incide nell'azione dei fascio-populisti.
L'azione politica e le proposte di legge del ministro dell'Interno trovano la forza nello Stato di polizia che è già un fatto perseguito da tutti i governi, di qualunque colore politico, succedutesi in questi 20 anni, e nella politica della "sicurezza" delle amministrazioni locali. L'opposizione popolare che sta contrastando Salvini è consistente, ma quanto potrà resistere nel momento in cui si alzerà fortemente il tiro contro il diritto di manifestare? In presenza di fascismo montante l'astensionismo storicamente ha fallito.
Quando affermiamo che "è nel campo del non voto che bisogna tracciare la nostra distinzione" in questo campo è decisiva la nostra azione nella classe operaia e in rapporto unità/lotta con le formazioni politiche e sindacali classiste nella prospettiva del fronte unico di classe, a livello di ogni paese così come anche a livello europeo (molto importante è stato l'incontro a Salonicco) e nella lotta per una nuova Internazionale Comunista.

da L'Aquila
 ....siamo per l'annullamento: "annulliamo il fascismo, annulliamo Salvini" 

da Milano
Concordiamo sulla posizione: boicottiamoli nelle urne. E' proprio effetto referendum

da Bergamo
Si può contrastare anche l'effetto referendum proseguendo la campagna come programmata

da redazione proletari comunisti
La campagna programmata con i due testi base non si tocca - il ragionamento politico serve all'indicazione elettorale finale che come organizzazione politica abbiamo il dovere di dare fondandola su una analisi concreta della situazione concreta.

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