Alla
vigilia di una mobilitazione antifascista importante come quella di
domani contro il corteo nazionale di FN a Rimini, arrivano puntuali
le intimidazioni con la criminalizzazione a mezzo stampa così da
preparare il terreno ad altre operazioni repressive.
Apprendiamo
dal Resto del Carlino edizione di Ravenna di oggi che è indagata per
danneggiamenti aggravati una compagna per i manichini impiccati con
il volto del criminale fascista Muti. Gli altri provvedimenti saranno
la contestazione di illeciti amministrativi.
Nello
stesso articolo si dice il falso: si è trattato un normale controllo
su strada e non in casa (come viene scritto) e il risultato è stato
il sequestro di materiale usato per il suo lavoro di educatrice,
dalle bombolette spray a forbici a guanti a scotch.
Così
si sbatte il mostro in prima pagina che in realtà serve a coprire il
reato che i neofascisti
nostrani da tempo commettono con ronde, aggressioni e intimidazioni a compagni e ad immigrati, intitolazioni di strade ai fascisti, svastiche sui simboli della resistenza antifascista, la scritta "dux" tagliata sull'erba del parco del Senio, la commemorazione del gerarca segretario del partito fascista, Muti, con tanto di protezione militare delle forze repressive che sono pure arrivate a manganellare i compagni del presidio antifascista.
nostrani da tempo commettono con ronde, aggressioni e intimidazioni a compagni e ad immigrati, intitolazioni di strade ai fascisti, svastiche sui simboli della resistenza antifascista, la scritta "dux" tagliata sull'erba del parco del Senio, la commemorazione del gerarca segretario del partito fascista, Muti, con tanto di protezione militare delle forze repressive che sono pure arrivate a manganellare i compagni del presidio antifascista.
Insomma
l'apologia di fascismo ha potuto compiersi tranquillamente e i
neofascisti di FN rimanere impuniti. Complice anche un governo
fascio-populista con un loro referente politico al ministero degli
Interni.
Il
circolo di proletari comunisti di Ravenna è incondizionatamente
dalla parte della compagna antifascista. Se toccano lei,
toccano tutti quanti noi, che siamo complici e solidali.
E
allo stesso tempo ribadiamo che il fascismo è un reato e che quindi
è necessario lottare con ogni mezzo necessario per la
messa fuorilegge e lo scioglimento dei gruppi neofascisti, da
FN a CP come di altri raggruppamenti.
Le
operazioni repressive come sempre vanno in un'unica direzione, in
quella dell'opposizione antifascista e questi ultimi fatti lo
dimostrano. Noi pertanto ci associamo a tutti coloro che chiedono
le dimissioni del Questore, del Prefetto e di chi aveva
responsabilità dell'ordine pubblico il 26 agosto che ha
autorizzato la pagliacciata fascista al cimitero.
Tutti
a Rimini contro FN l'8 settembre!
Ora
e sempre Resistenza!
circolo
proletari comunisti Ravenna
prolcomra@gmail.com
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