Le armate invisibili. Quali nazioni straniere hanno soldati in Libia
Tra le decine di milizie che si contendono il Paese, si registra la presenza, spesso ufficiosa, di truppe di forze estere
Tra le decine di milizie che si contendono il Paese, si registra la presenza, spesso ufficiosa, di truppe di forze estere
Nella Libia dilaniata dai
conflitti tra le milizie e dagli scontri di potere fra la Tripolitania e la
Cirenaica, c'è anche la presenza poco pubblicizzata, se non addirittura
segreta, di truppe straniere, dislocate in base agli interessi geostrategici
dei principali attori internazionali. Sull'esteso territorio di un milione e
700mila chilometri quadrati che per 42 anni era stato controllato dal
colonnello Muammar Gheddafi, ci sono militari di Italia (in Tripolitania),
Francia (in Cirenaica), Stati Uniti e Regno Unito (a Sirte e nel sud).
L'Italia è presente ufficialmente con la missione Miasit di
assistenza e supporto al Governo di accordo nazionale di Fayez Serraj. Prevede,
dal primo gennaio al 30 settembre 2018, un impiego massimo di 400 militari, 130
mezzi terrestri e mezzi navali e aerei (questi ultimi nell'ambito delle
unità del dispositivo aeronavale nazionale Mare Sicuro). Miasit sostituisce e rafforza la vecchia missione Ippocrate (300 uomini e 103 mezzi) che ha permesso la realizzazione di un ospedale militare da campo a Misurata che offre 30 posti letto. I militari italiani sono impegnati anche nell'addestramento delle forze locali.
unità del dispositivo aeronavale nazionale Mare Sicuro). Miasit sostituisce e rafforza la vecchia missione Ippocrate (300 uomini e 103 mezzi) che ha permesso la realizzazione di un ospedale militare da campo a Misurata che offre 30 posti letto. I militari italiani sono impegnati anche nell'addestramento delle forze locali.
Il contingente francese, segreto ma non troppo
La presenza più discussa è quella
delle forze speciali francesi. "Un segreto di Pulcinella", lo hanno
più volte definito i giornali parigini. L'ammissione da parte del governo della
presenza di suoi militari sul suolo libico è arrivato nel luglio 2016, in
seguito all'abbattimento di un elicottero (dell'esercito del generale Khalifa
Haftar), a bordo del quale si trovavano tre membri dei corpi speciali francesi.
"Le forze speciali ci sono per contribuire a garantire che la Francia sia
presente ovunque nella lotta contro i terroristi", aveva dovuto confermare
l'allora portavoce del governo (premier Manuel Valls e presidente Francois
Hollande), Stephane Le Foll.
Parigi non fornisce cifre
ufficiali sulla presenza militare in Libia, ma sono sono 3.500 i soldati sparsi
tra Mauritania, Mali, Niger, Ciad e Burkina Faso. Ed era circolato anche un
rapporto che indicava la presenza di almeno 40 membri dei corpi speciali
francesi nella zona di Benina, nella periferia di Bengasi. Una presenza che è
stata confermata alla France-Presse anche dal colonnello Saqr Jarochi, secondo
cui "almeno 20 militari si trovano in una base a Benina" e altri sono
sparsi tra "Tobruq e Misurata".
Una base per i corpi speciali Usa
L'aviazione americana è invece
presente con i raid aerei che vengono compiuti contro obiettivi dell'Isis in
Libia, nell'ambito dell'operazione Africom. Secondo un rapporto pubblicato dal
Watson Institute della Brown University, i corpi speciali americani hanno
persino una base e un centro di addestramento nel sud della Libia; e diverse
operazioni Usa sarebbero partite da una base a Sirte. Il Pentagono non fornisce
numeri esatti sulla presenza militare Usa in Libia, ma il segretario della
Difesa, James Mattis, aveva dichiarato che nella regione erano impiegate mille
persone, facendo riferimento anche a Niger, Mali e Nigeria.
La presenza britannica, mai ufficiale, è stata confermata da alcune
operazioni antiterrorismo compiute nel nord del Paese, in collaborazione anche
con l'intelligence americana.
https://www.agi.it/estero/libia_armate_straniere-4347192/news/2018-09-06/
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