domenica 2 settembre 2018

pc 2 settembre - Ilva – i sindacati indicono lo sciopero per l’11 settembre e Di Maio li convoca di corsa il 5 settembre


Lo sciopero è necessario, benché tardivo...
Ma lo sciopero è una cosa seria e non va utilizzato solo come minaccia.
Il problema non è solo la convocazione ma la difesa degli interessi degli operai e della popolazione di Taranto.


È la piattaforma del decreto operaio che lo sciopero deve imporre.

                                                                                           L'Ilva di Taranto  
 
Ilva, Di Maio convoca i sindacati dopo l'annuncio dello sciopero dell'11 settembre


La mobilitazione generale data l'assenza di risposte dall'esecutivo con scioperi in tutti gli stabilimenti. Il vertice al ministero dello Sviluppo economico il 5 settembre
Due ore dopo l'annuncio dello sciopero dei metalmeccanici dell'Ilva, arriva la convocazione al ministero: i sindacati - comprese le segreterie generali di Cgil,
Cisl, Uil, Ugl e Usb - hanno ricevuto dal ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio la lettera di convocazione del tavolo sull'Ilva per il 5 settembre nel primo pomeriggio al ministero.
Al tavolo parteciperanno la società AmInvestco, i commissari straordinari dell'Ilva e, oltre a tutti ai segretari generali e ai sindacati metalmeccanici, anche i rappresentati dei lavoratori chimici e del trasporto interessati alla vicenda per l'indotto. Convocata anche Federmanager.

"All'incontro parteciperà il ministro Di Maio", è  specificato nella convocazione come i sindacati e l'azienda avevano chiesto. Le parti sono convocate per "proseguire il confronto relativo alla cessione della società".

I sindacati dei metalmeccanici di Cgil, Cisl, Uil e Usb avevano proclamato per l'11 settembre "nel permanere delle condizioni attuali" uno sciopero in tutti gli stabilimenti Ilva per protestare contro la mancata convocazione da parte del governo. Nei giorni scorsi avevano già comunicato con una lettera al vicepremier Di Maio l'intenzione di partire con la mobilitazione se non ci fosse stato un incontro. La mobilitazione è stata confermata anche dopo la convocazione al Mise.

"Attendiamo dal 6 agosto", scrivono Fim-Cisl, Fiom-Cgil Uil e Usb " le risorse finanziarie sono ormai quasi esaurite e il 15 scade l'amministrazione straordinaria"."Siamo ancora in attesa di notizie per la ripresa del negoziato e la valutazione di legittimità da parte del ministero della gara per l'aggiudicazione del gruppo Ilva", si legge nella lettera inviata dai sindacati al premier Giuseppe Conte e al ministro dello Sviluppo economico e del lavoro Di Maio.

"Lunedì 27 agosto abbiamo unitariamente sollecitato il governo a convocare tutte le parti e ad oggi non abbiamo ancora avuto risposta. Ricordiamo che le risorse finanziarie sono ormai quasi esaurite e il 15 scade l'amministrazione straordinaria", avevano scritto poche ore prima della convocazione al Mise. I sindacati, pertanto, hanno convocato "nel permanere  delle condizioni attuali, la mobilitazione generale di tutto il gruppo Ilva per l'11 settembre con scioperi in tutti gli stabilimenti del gruppo e presidio al ministero".

Sulla questione è intervenuto anche il vescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro, che appoggia la mobilitazione: "I sindacati devono fare ciò che spetta loro. Lo sciopero generale è una di queste azioni, a mio giudizio, a questo punto, necessaria, ma io ho incontrato i lavoratori: penso a loro, a tutti i dipendenti coinvolti e dico che la situazione deve essere valutata in tutto il suo peso e nella sua gravità".


https://bari.repubblica.it/cronaca/2018/08/31/news/_ilva_nessuna_risposta_dal_governo_i_sindacati_proclamano_lo_sciopero_per_l_11_settembre-205318427/
 


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