DA CARLO SORICELLI
Report morti sul lavoro dall’inizio dell’anno al 31 luglio
2017
L’osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
monitora tutti i morti sul lavoro e non solo gli assicurati INAIL
Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
http://cadutisullavoro.blogspot.it
Al 31 luglio 2017 dall’inizio dell’anno sono 399 i morti sui
luoghi di lavoro, oltre 900 con le morti sulle strade e in itinere. Al 31
luglio nel 2016 erano 374 i lavoratori morti per infortuni sui LUOGHI DI
LAVORO, registriamo un aumento del + 6,3%. Al 31 luglio del 2008 anno di
apertura dell’Osservatorio i morti per infortuni sui LUOGHI DI LAVORO furono
354 +11,2%. Chi parla di continui cali non spiega agli italiani che quelli
diffusi dall’INAIL e dai media non sono rappresentativi di tutti i morti sul
lavoro. Se si vogliono confrontare con i
morti dell’Osservatorio con quelli dell’INAIL occorre fare riferimento ai morti
di questo istituto senza il mezzo di trasporto. Tantissime denunce arrivate
all’INAIL per infortuni mortali, che tra l’altro sono parziali e non
comprensive di tutte le categorie, l’anno successivo, una volta valutate le cause spariranno dalle statistiche. Mediamente ogni anno sono il 30/40% di tutte le denunce arrivate a questo Istituto dello Stato non vengono riconosciute come infortuni mortali sul lavoro. Ma quelle denunce non riconosciute, chi riguardano, e perché non sono riconosciute? Parliamo di 400/500 denunce di lavoratori morti per infortuni. E’ un miracolo che fa resuscitare questi morti?
comprensive di tutte le categorie, l’anno successivo, una volta valutate le cause spariranno dalle statistiche. Mediamente ogni anno sono il 30/40% di tutte le denunce arrivate a questo Istituto dello Stato non vengono riconosciute come infortuni mortali sul lavoro. Ma quelle denunce non riconosciute, chi riguardano, e perché non sono riconosciute? Parliamo di 400/500 denunce di lavoratori morti per infortuni. E’ un miracolo che fa resuscitare questi morti?
L’anno scorso in Europa sono stati 10.000 i lavoratori morti
mentre andavano o tornavano dal lavoro (indagine europea). Tantissime le donne
sovraccaricate sul posto di lavoro, oltre che dal carico famigliare e dai
lavori domestici. Quando in itinere sono alla guida di un’automobile hanno
spesso incidenti anche mortali. Molti infortuni poi non vengono riconosciuti
come tali a causa della normativa specifica dell’itinere. E quando andate a
vedere ogni anno le denunce per infortuni pervenute all’INAIL vi accorgete che
poi successivamente non vengono riconosciute come morti sul lavoro mediamente
il 30/40% delle denunce per infortuni mortali.
L'Osservatorio indipendente di Bologna è su Facebook
Diventa amico, clicca "mi piace" dai il tuo
contributo morale per far comprendere l'entità del triste fenomeno e fallo
conoscere ai tuoi amici. Segnala l'Osservatorio indipendente di Bologna sulla
tua pagina di Facebook
http://www.facebook.com/osservatorioindipendente?v=wall
Le morti verdi provocate dal trattore
Strage continua, sono già 92 dall’inizio dell’anno gli
agricoltori morti schiacciati dal trattore. A questi occorre aggiungere tanti
altri che sono morti o perché trasportati a bordo (anche bambini) o per le
strade a causa di incidenti provocati da questo mezzo. Da quando nel 2014 si
insediò il Governo Renzi, poi Gentiloni abbiamo come ministro delle Politiche
Agricole Martina, sono morti in modo così atroce ben 496 guidatori di questo
mezzo mortale. Tra l’altro il parlamento
ha rinviata per l’ennesima volta la legge europea che obbliga chi giuda questo
mezzo mortale a sottoporsi a un esame che ne verifichi l’idoneità alla guida. Un
morto su cinque sui luoghi di lavoro di tutte le categorie è causato dal
ribaltamento del trattore. Occorrerebbe
(ma lo scriviamo da tanti anni senza nessun risultato) che chi ci governa
faccia una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo. E chi di dovere
metta a disposizione forti incentivi per mettere in sicurezza i vecchi
trattori.
Morti nelle Regioni e Province italiane nel 2017 per ordine
decrescente, sono esclusi dalle province i morti sulle autostrade e all’estero.
N.B i morti segnalati nelle Regioni sono solo quelli sui LUOGHI
DI LAVORO. Con le morti sulle strade e in itinere gli infortuni mortali in ogni
provincia e regione sono mediamente il 120% in più ogni anno
VENETO 40 Venezia (5), Belluno (), Padova? (4), Rovigo (5),
Treviso (7), Verona (10), Vicenza (9). LOMBARDIA 39 Milano (6), Bergamo (6),
Brescia (6), Como (1), Cremona (1), Lecco (3), Lodi (2), Mantova (3), Monza
Brianza (4), Pavia (3), Sondrio (4), Varese () ABRUZZO 30 L'Aquila (7), Chieti
(4), Pescara (12) Teramo (7) SICILIA 26 Palermo (4), Agrigento (5),
Caltanissetta (), Catania (2), Enna (2), Messina (1), Ragusa (4), Siracusa (1),
Trapani? (7). CAMPANIA 28 Napoli (10), Avellino (2), Benevento (3), Caserta
(7), Salerno (6). EMILIA ROMAGNA 25 Bologna (3). Forlì-Cesena (1), Ferrara (3),
Modena (4), Parma (4), Piacenza (3), Ravenna (4), Reggio Emilia (3), Rimini ().
PIEMONTE 23 Torino (8), Alessandria (2), Asti (2), Biella (1), Cuneo (8),
Novara (), Verbano-Cusio-Ossola (1) Vercelli (1) TOSCANA 20 Firenze (2), Arezzo
(), Grosseto (4), Livorno (3), Lucca (2), Massa Carrara (1), Pisa? (5), Pistoia
(1), Siena () Prato (1). LAZIO 19 Roma (6), Viterbo (6) Frosinone (2) Latina
(5) Rieti (). PUGLIA 18 Bari (4), BAT (1), Brindisi (4), Foggia (3), Lecce (5)
Taranto () CALABRIA 16 Catanzaro (2), Cosenza (8), Crotone (1), Reggio Calabria
(3) Vibo Valentia (2) LIGURIA 11 Genova (3), Imperia (2), La Spezia (1), Savona
(5). MARCHE 11 Ancona (2), Macerata (1), Fermo (), Pesaro-Urbino (6), Ascoli
Piceno (2). SARDEGNA 9 Cagliari (3), Carbonia-Iglesias (), Medio Campidano (),
Nuoro (), Ogliastra (), Olbia-Tempio (), Oristano (3), Sassari (3). Sulcis
inglesiente () UMBRIA 8 Perugia (5) Terni (3). FRIULI VENEZIA GIULIA 7 Trieste (2),
Gorizia (1), Pordenone (), Udine (4). TRENTINO ALTO ADIGE 6 Trento (1), Bolzano
(5). Molise 6 Campobasso (3), Isernia
(3) BASILICATA 1 Potenza (1) Matera () VALLE D’AOSTA ()
I morti sulle autostrade e all’estero non sono a carico
delle province
Molte delle vittime del terremoto in Emilia erano lavoratori
rimasti schiacciati per il crollo dei capannoni. Lo stesso terremoto che ha
colpito l’Umbria e le Marche ha evidenziato che i capannoni industriali in
Italia sono per la maggior parte a rischio sismico. E’ un miracolo che non ci
siano stati morti nella cartiera a Pioraco di Macerata. Il tetto è crollato nel
cambio turno, nella fabbrica stavano lavorando solo 20 persone che sono
riuscite a scappare. L’intero tetto della sala macchine è crollato. In questa
fabbrica ci lavorano complessivamente 146 lavoratori e se fossero stati tutti
all’interno ci sarebbe stata una strage. E’ un miracolo, come nel terremoto in
Emilia che pur provocando vittime tra i lavoratori è capitato di notte e in
orari dove nelle fabbriche ci lavoravano pochissime persone. La maggioranza dei
capannoni industriali in Italia sono stati costruiti in anni dove non si teneva
in nessun conto del rischio sismico. Tantissimi di questi capannoni hanno le
travi SOLO appoggiate sulle colonne e nel caso di terremoti possono muoversi
dall’appoggio e crollare.
Se non si comincia a farli mettere in sicurezza è a rischio
la vita di chi ci lavora sotto, e parliamo di milioni di lavoratori. Del resto
con incentivi e detassazioni si potrebbero mettere tutti in sicurezza con una
spesa non eccessivamente alta.
Report morti sul lavoro nell’intero 2016
Nel 2016 sono morti 641 lavoratori sui luoghi di lavoro e
oltre 1400 se si considerano i morti sulle strade e in itinere (stima minima
per l’impossibilità di conteggiare i morti sulle strade delle partite iva
individuali e dei morti in nero), e di altre innumerevoli posizioni lavorative,
ricordando che solo una parte degli oltre 6 milioni di Partite Iva individuali
sono assicurate all’INAIL. L’unico parametro valido per confrontare i dati
dell’INAIL e di chi li utilizza per fare analisi, e dell’Osservatorio
Indipendente di Bologna morti sul lavoro sono i morti per infortuni INAIL SENZA
MEZZO DI TRASPORTO, e confrontare quanti ne registra in più l’Osservatorio. Si
ha così il numero reale delle morti per infortuni sui LUOGHI DI LAVORO IN
ITALIA e non solo degli assicurati INAIL.
http://www.facebook.com/osservatorioindipendente?v=wall
Grazie amici di facebook che a centinaia visitate questo
sito ogni giorno
Carlo Soricelli curatore dell’Osservatorio Indipendente d
Bologna morti sul lavoro, attivo dal 1° gennaio 2008
http://cadutisullavoro.blogspot.it
Nessun commento:
Posta un commento