India: 1,5 mln di contadini invade Delhi
La protesta per salari migliori e cancellazione dei debiti
(ANSA) - NEW DELHI, 5 SET - Un
corteo di oltre un milione e mezzo di contadini, agricoltori, braccianti ha
invaso per ore stamani le strade di Delhi.
Secondo il quotidiano The Hindu, Tapan Sen, segretario generale della confederazione dei lavoratori agricoli, ha affermato che quella di oggi è stata la più grande manifestazione politica tenutasi nel 2018.
I lavoratori hanno risposto in massa all'appello di tutte le sigle sindacali che aderiscono al CPI(M), il Partito Comunista Indiano Marxista, [Partito riformista al governo in alcuni Stati in alleanza con altri partiti, ndr] e sono arrivati da tutta l'India per chiedere l'aumento dei salari, l'innalzamento del compenso minimo per il lavoro nelle campagne, l'aumento del numero di giornate di lavoro comunque retribuite, oggi 27, la cancellazione dei debiti e un sostegno ai prezzi minimi per la vendita all'ingrosso delle derrate alimentari. Il segretario dell'All India Framer's group Vijoo Krishnan ha accusato il governo Modi di avere tradito tutte le promesse fatte ai contadini e ai lavoratori della terra durante la campagna elettorale.
Secondo il quotidiano The Hindu, Tapan Sen, segretario generale della confederazione dei lavoratori agricoli, ha affermato che quella di oggi è stata la più grande manifestazione politica tenutasi nel 2018.
I lavoratori hanno risposto in massa all'appello di tutte le sigle sindacali che aderiscono al CPI(M), il Partito Comunista Indiano Marxista, [Partito riformista al governo in alcuni Stati in alleanza con altri partiti, ndr] e sono arrivati da tutta l'India per chiedere l'aumento dei salari, l'innalzamento del compenso minimo per il lavoro nelle campagne, l'aumento del numero di giornate di lavoro comunque retribuite, oggi 27, la cancellazione dei debiti e un sostegno ai prezzi minimi per la vendita all'ingrosso delle derrate alimentari. Il segretario dell'All India Framer's group Vijoo Krishnan ha accusato il governo Modi di avere tradito tutte le promesse fatte ai contadini e ai lavoratori della terra durante la campagna elettorale.
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