Ora la trasforma in rissa chiedendo un incontro, incostituzionale e ricattatorio, al Quirinale e scatenandosi ancor più sugli immigrati.
Corrotto e vigliacco ora va contro la magistratura anticorruzione, il 'Berlusconi' in salsa fascista!
Cacciarlo al più presto possibile e con tutti i mezzi necessari è una urgenza!
proletari comunisti/PCm Italia
La sentenza della Corte di Cassazione, dunque definitiva, ordina che la Guardia di Finanza possa procedere al blocco dei conti della Lega in forza del decreto di sequestro, emesso lo scorso 4 settembre dal pm di Genova, senza necessita’ di un nuovo provvedimento per eventuali somme trovate su conti in momenti successivi al decreto. E decreta che; “Ovunque venga rinvenuta”
qualsiasi somma di denaro riferibile alla Lega Nord – su conti bancari, libretti, depositi – deve essere sequestrata fino a raggiungere 49 milioni di euro, provento della truffa allo Stato per la quale e’ stato condannato in primo grado l’ex leader leghista Umberto Bossi”.
La risposta di Salvini è stata simile a quella di qualsiasi rapinatore condannato dopo aver fatto evaporare il malloppo: “Quei 49 milioni di euro non ci sono, posso fare una colletta, ma è un processo politico che riguarda fatti di 10 anni fa su soldi che io non ho mai visto” ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini.
All’indomani della sentenza della Cassazione che ordina il sequestro di qualsiasi somma di denaro riferibile al Carroccio fino a raggiungere 49 milioni di euro, la Lega intende chiedere un incontro al Capo dello Stato Sergio Mattarella
è noto che l’arrivo e il pronunciamento in Cassazione di una sentenza è un percorso quasi automatico, e l’emissione di una sentenza della Cassazione ha valore definitivo.
L’incontro con Mattarella è stato chiesto dalla Lega per domani, al rientro del presidente della
Dal canto loro i magistrati genovesi che hanno condotto l’inchiesta sui fondi neri della Lega, rispondono alle bordate di Salvini. “Non si tratta di un processo politico. Come non lo sono i procedimenti fatti dalla procura di Genova per fatti che coinvolgevano esponenti di altri partiti. Qui è parte civile il parlamento italiano” ha replicato nella serata di ieri il procuratore di Genova Francesco Cozzi, “Si tratta solo di problemi tecnici, procedurali. Per questo ci siamo rivolti alla Cassazione, perché i nostri uffici seguono la vicenda esclusivamente sotto un profilo tecnico”.
Corrotto e vigliacco ora va contro la magistratura anticorruzione, il 'Berlusconi' in salsa fascista!
Cacciarlo al più presto possibile e con tutti i mezzi necessari è una urgenza!
proletari comunisti/PCm Italia
La sentenza della Corte di Cassazione, dunque definitiva, ordina che la Guardia di Finanza possa procedere al blocco dei conti della Lega in forza del decreto di sequestro, emesso lo scorso 4 settembre dal pm di Genova, senza necessita’ di un nuovo provvedimento per eventuali somme trovate su conti in momenti successivi al decreto. E decreta che; “Ovunque venga rinvenuta”
qualsiasi somma di denaro riferibile alla Lega Nord – su conti bancari, libretti, depositi – deve essere sequestrata fino a raggiungere 49 milioni di euro, provento della truffa allo Stato per la quale e’ stato condannato in primo grado l’ex leader leghista Umberto Bossi”.
La risposta di Salvini è stata simile a quella di qualsiasi rapinatore condannato dopo aver fatto evaporare il malloppo: “Quei 49 milioni di euro non ci sono, posso fare una colletta, ma è un processo politico che riguarda fatti di 10 anni fa su soldi che io non ho mai visto” ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini.
All’indomani della sentenza della Cassazione che ordina il sequestro di qualsiasi somma di denaro riferibile al Carroccio fino a raggiungere 49 milioni di euro, la Lega intende chiedere un incontro al Capo dello Stato Sergio Mattarella
è noto che l’arrivo e il pronunciamento in Cassazione di una sentenza è un percorso quasi automatico, e l’emissione di una sentenza della Cassazione ha valore definitivo.
L’incontro con Mattarella è stato chiesto dalla Lega per domani, al rientro del presidente della
Dal canto loro i magistrati genovesi che hanno condotto l’inchiesta sui fondi neri della Lega, rispondono alle bordate di Salvini. “Non si tratta di un processo politico. Come non lo sono i procedimenti fatti dalla procura di Genova per fatti che coinvolgevano esponenti di altri partiti. Qui è parte civile il parlamento italiano” ha replicato nella serata di ieri il procuratore di Genova Francesco Cozzi, “Si tratta solo di problemi tecnici, procedurali. Per questo ci siamo rivolti alla Cassazione, perché i nostri uffici seguono la vicenda esclusivamente sotto un profilo tecnico”.
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