Tuti i comunisti, i rivoluzionari, gli
antimperialisti, i democratici e i solidali con le lotte dei popoli
hanno bisogno di usarlo, di impegnarsi anche nel nostro paese per far
conoscere questa realtà e mobilitarsi, come in tante altre parti del
mondo avviene.
L’operazione Green Hunt (Caccia
verde) nasce però in risposta da parte del regime dello Stato
indiano, asservito all’imperialismo, dei suoi governi, oggi del
fascista indù Modi, per fermare la straordinaria guerra di popolo
che in questo paese si sviluppa ormai da 50 anni e che mette a
rischio gli interessi delle classi dominanti indiane e
dell’imperialismo mondiale in un paese che il secondo più popolato
al mondo.
L’autore, però, ha fatto molto dio
più che un libro di denuncia, perché ha analizzato in maniera
affinata e raffinata le basi culturali, storiche, ideologiche di
questa operazione e dimostra come essa è dentro alle categorie del
genocidio che hanno attraversato il dominio dell’imperialismo e
delle classi dominanti nel mondo.
Il Comitato di solidarietà con le
masse indiane in lotta è grato all’autore, e pensiamo lo saranno
tutti i lettori, per il lavoro di un sociologo che ha unito al lavoro
analitico e teorico un impegno diretto e personale nel suo paese come
in Europa perché il libro sia un’arma pratica.
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