Virtuali
promesse e reale razzismo, carcere, repressione, guerra
Più
guadagni e paradisi fiscali per i padroni e i ricchi,
più miseria per i proletari e le masse popolari.
più miseria per i proletari e le masse popolari.
Questa
la ricetta del governo "del cambiamento"
SUL
FRONTE ECONOMICO
Il
governo Di Maio/Salvini parla di “Reddito di cittadinanza”,
“Riforma Fornero”, ma l’impegno fondamentale è sulla Flat tax
e il cosiddetto “condono fiscale”, chiamato “pace fiscale”.
La
Flat tax
è la classica tassa per i ricchi, in cui si stabilisce uno sgravio
fiscale massiccio e uguale o quasi uguale per tutti, e in cui chi ha
miliardi viene sgravato di milioni di euro e chi ha poco più che
risparmi al massimo risparmia cento/mille euro.
Salvini
difende apertamente questo provvedimento, perché se i ricchi e gli
imprenditori pagano meno tasse investono di più, comprano un auto di
più e assumono di più.
Si
tratta di una politica delle tasse che si oppone nettamente alle
richieste dei lavoratori che hanno sempre sostenuto che solo la
detassazione dei salari, dei redditi dei settori più bassi mette in
condizione di aumentare i consumi delle masse e che questo direttamente o indirettamente aumenta i soldi per le spese sociali, per gli investimenti nel lavoro. Salvini e Di Maio, invece, puntano tutto sui ricchi, i padroni, la grande Finanza, dimostrando a chi li ha votati da che parte realmente stanno.
condizione di aumentare i consumi delle masse e che questo direttamente o indirettamente aumenta i soldi per le spese sociali, per gli investimenti nel lavoro. Salvini e Di Maio, invece, puntano tutto sui ricchi, i padroni, la grande Finanza, dimostrando a chi li ha votati da che parte realmente stanno.
Ma
chiaramente i ricchi, i padroni e padroncini, gli affaristi e quelli
che vivono di rendita normalmente sono la grande platea degli evasori
fiscali e anche qui il governo Salvini/Di Maio arriva in aiuto con un
gigantesco condono fiscale.
Quando erano, soprattutto i 5Stelle, all’opposizione, strillavano
contro i i condoni fiscali, di cui tutti i governi precedenti hanno
fatto man bassa; ora Salvini/Di Maio si propongono di superarli con
una pace fiscale che vuol dire che chi ha milioni da dare al fisco se
la caverà con un 10%.
Salvini/Di
Maio rilanciano la rottamazione, ma non per le masse vessate da
multe, ma per tutti quei padroni e padroncini, commercianti e
professionisti, in prevalenza collocati nel nord leghista che hanno
evaso tasse, contributi, evaso le leggi sul lavoro.
Nel
bilancio dello Stato questa gigantesca riduzione/evasione delle tasse
inevitabilmente scaricherà l’intera tassazione sulle spese
sociali, sui salari e i redditi dei lavoratori che ancor più di
prima saranno gli unici che pagheranno le tasse.
Tutte
le lotte operaie, dei lavoratori, delle masse popolari su questo tema
hanno posto e rivendicato la patrimoniale, ovvero una tassa sui
ricchi e sui grandi patrimoni. Ma i fasciopopulisti, ingannapopolo si
preparano a fare esattamente l’opposto.
Il
governo ha giocato tanto delle sue carte demagogiche sul reddito di
cittadinanza e sull’abolizione
della legge Fornero. Su
quest’ultima, essa non è stata che l’ultimo anello della
politica di tagli delle pensioni che tutti i governi, di tutti i
paesi del mondo sotto diverse forme hanno fatto in questi ultimi
anni, e contro i quali la lotta dei lavoratori e pensionati, per
responsabilità delle direzioni sindacali, non ha raggiunto gli
obiettivi.
Quindi,
non l’abolizione della legge Fornero è il problema, ma
l’abolizione di tutte le riforme fatte da tutti i governi, compreso
il governo Berlusconi/Lega; la proposta della quota ‘100’ al
massimo farebbe risparmiare 2 anni a pochissimi lavoratori. Ma
chiaramente, se si guarda il programma complessivo in economia dei
fasciopopulisti, è del tutto evidente che non avverrà nulla di
tutto questo.
Sul
‘reddito di cittadinanza’,
cavallo di battaglia dei 5Stelle, va innanzitutto detto che in tutti
i paesi capitalisti europei esistono politiche di questa natura e
tutte finora non hanno garantito nessun salario per i senza lavoro,
ma sono stati strumento di inganno per politiche di licenziamenti, di
cassintegrazione, di chiusura delle fabbriche, di estensione
massiccia della disoccupazione dei giovani, delle donne e di nessuna
ricollocazione dei lavoratori espulsi dal ciclo produttivo. Puntare
tutto sul reddito di cittadinanza significa, quindi, prevedere una
disoccupazione permanente ed endemica, al servizio dei piani dei
padroni.
Ma
anche il cosiddetto “reddito” è una promessa tutta da verificare
nel concreto, perché già i governi precedenti si erano mossi su
questo terreno allargando sussidi, ammortizzatori sociali, in maniera
così insufficiente da dare spazio alla demagogia populista. Sin da
subito, poi, Di Maio ha messo le mani avanti: nessuno pensi che
daremo soldi per non fare niente, che comunque bisogna prima
rafforzare i Centri per l’impiego, e che questo non potrà avvenire
prima di sei mesi minimo. I Centri per l’impiego vengono così
descritti dall’Anpa (Agenzia nazionale delle politiche attive): “Un
complesso non troppo ampio di attività dal profilo minimalista con
inadeguatezza delle competenze del personale, insufficienza numerica
degli organici, organizzazione emergenziale del lavoro, carenze di
infrastrutture; con differenze notevoli tra Regioni, Province e
Comuni. Ad esempio un Centro per l’Impiego del Lazio ci mette 24
mesi a trovare la prima offerta di lavoro per un disoccupato”. Se
dipende, quindi, dalla riforma di questi Centri per l’impiego il
reddito di cittadinanza, siamo freschi…
Nel
programma Salvini/Di Maio non vi è assolutamente nulla
di concreto contro il Jobs act e non è contenuto il ripristino
dell’art. 18, mentre di questo
avevano fatto ampio uso nella campagna elettorale truffaldina. Di
Maio al comizio della vittoria si è presentato con un imprenditore
in crisi facendone il simbolo del suo programma, con buona pace di
operai e disoccupati che lo avevano votato.
Nel
contratto di programma è contenuto un attacco
allo Statuto dei lavoratori ancora
più pesante, verrà sostituito da un Testo Unico sul lavoro e, si
dice: “in modo da semplificarne l’applicazione da parte delle
imprese”. E’ facile intendere che si vuole dare un colpo finale
all’attacco allo Statuto dei lavoratori che da anni va avanti ad
opera dei governi di centrodestra e di centrosinistra.
L’orizzonte
dei due è sempre e solo il padrone, grande, medio e piccolo, le cui
sorti stanno a cuore, perché per loro, come per tutti i governi che
li hanno preceduti, sono i padroni grandi, medi e piccoli la forza
dell’economia, non i lavoratori che producono e le grandi masse dei
precari e dei senza lavoro.
Infine,
nuove forme di "voucher"
per aiutare i padroncini e mantenere
la precarietà di tanti giovani. Nessuna
legge effettiva per il “conflitto di interesse”.
Il presidente del Consiglio ha detto che tutti abbiamo un conflitto
di interesse, quindi... nessuno. Berlusconi, banchieri, imprenditori
che sono nel governo potranno tranquillamente continuare a fare gli
affari propri e a trattare leggi e provvedimenti che li avvantaggiano
o che non li danneggiano.
DIVIETI,
CARCERE, REPRESSIONE
Nel
programma sono previsti: più carceri, rafforzamento del carcere duro
e di contro meno ospedali e scuole. Impunità per agenti, poliziotti,
responsabili di abusi, violenze, fino all’assassinio. Fondi alla
polizia per aumentarne l’armamento, utilizzato anche contro le
manifestazioni, le lotte. Uso degli agenti infiltrati, sotto
copertura.
Divieti,
multe e carcere a mendicanti, ambulanti.
Carcere
per le coppie che si recano all’estero per la maternità, mentre
qualche euro alle donne italiane che fanno figli.
Repressione
delle lotte per la casa, sgomberi di massa per i senza casa che hanno
occupato case vuote.
PER
I TERRITORI - Via libera alle
devastazioni ambientali. Al di là delle promesse dei 5Stelle,
continua la Tav, la Tap, il Muos. Non un euro ai terremotati
LA
(IL)LEGITTIMA DIFESA
La
difesa è sempre legittima, un provvedimento nelle mani di
commercianti, bottegai e razzisti, che in qualsiasi paese dove
esiste, vedi gli USA, è diventato una “licenza di uccidere”. La
difesa è legittima anche se l’intruso è disarmato (è il far
west). Questa legge che consente sempre di uccidere in difesa del
patrimonio è in palese contrasto con la Costituzione e con l’art.
2 della Convenzione europea dei diritti umani.
ATTREZZATI
PER LA GUERRA
Si
conferma l'appartenenza alla NATO, con gli USA quale alleato
privilegiato, ma senza scontentare lo zar.
Più
spese militari, incremento dell'industria bellica, più soldi,
privilegi e sconti per le forze dell'ordine
E
si parla di reintroduzione della Leva obbligatoria.
PER
I MIGRANTI: COME NEL FASCISMO
Chiusura
dei porti, No all’approdo delle navi - negazione a priori dello
status di rifugiato
Reati
speciali per i migranti
Taglio
di 5 miliardi destinati all’accoglienza. Centri di permanenza
temporanea in ogni Regione chiusi, i migranti non possono uscire,
come nelle carceri, fino al rimpatrio.
Restrizioni
per moschee e luoghi di culto. Divieto di indossare il burqa o il
niqab.
Nessun commento:
Posta un commento