SALVINI/DI
MAIO – un governo di ingannapopolo, razzista,
al
servizio dei padroni
Operai,
lavoratori, precari, disoccupati, donne, giovani,
un
governo di ingannapopolo promosso da Di Maio-M5S e Salvini-Lega ha
preso il potere in Italia dopo le ultime elezioni. Partiti che in
nome del popolo si sono dati battaglia nelle elezioni, si sono uniti
dopo per occupare tutte le poltrone. Di Maio ha detto il giorno dopo:
“Io sono lo Stato”, quando ci dicono formalmente che lo Stato
siamo noi, anche se in realtà nel sistema capitalista lo Stato è
sempre in mano alle classi dominanti, ai padroni, ai banchieri, ecc.
Salvini, invece, si crede già padrone dello Stato e lo usa
vigliaccamente in una sfrenata campagna razzista contro i migranti,
anche quando sono donne incinta e bambini, minori su una nave nel
Mediterraneo, a rischio vita. Salvini agisce in una campagna
elettorale permanente, mentre piazza i suoi uomini, i leghisti, in
ogni buco possibile.
Di
Maio/Salvini non sono “gente del popolo”, sono populisti, cioè
si riempiono la bocca di “popolo” ma fanno esclusivamente gli
interessi propri e di chi li ha messi a quel posto. Di Maio creatura
della lobby oscura ‘Grillo/Casaleggio’, Salvini, nato nella Lega
antimeridionale di Bossi, divenuto poi galoppino permanente di
Berlusconi e infine oggi, come rappresentante di tutta la feccia
nordista di padroni e padroncini, di bottegai, di evasori, fa di
questo il proprio trampolino di lancio verso le Regioni del centro e
del Sud, stringendo legami e prendendo voti, in particolare in
Sicilia, in Calabria e in Campania, di ampi settori di mafia,
‘ndrangheta e camorra.
Se
sono andati al potere - raccogliendo un voto, sempre minoritario,
tutti e due i partiti insieme non hanno raggiunto il 30% degli
elettori italiani - è perchè hanno usato a piene mani le promesse
mirabolanti, dal ‘reddito di cittadinanza, alle tasse, alla lotta
contro i vitalizi dei politici, e soprattutto Salvini, la odiosa
campagna contro i migranti, i più poveri e i più sfruttati in
questo paese.
Un
oscuro avvocato della provincia di Foggia è divenuto presidente del
consiglio e le sue prime uscite hanno mostrato che si tratta di un
“pupo di pezza” in mano ai veri gestori del governo.
Ma
chi ha aperto a questi la strada?
Prima
di tutto la politica sciagurata antioperaia e antipopolare dei
governi “tecnici” e dei governi del
Pd, che pur venendo dalla “sinistra” hanno fatto in questi anni principalmente gli interessi di padroni e banche; Renzi, in particolare, è diventato l’uomo di Marchionne, degli industriali, dei banchieri, del jobs act, dello scaricamento sulla pelle dei proletari e masse popolari della crisi economica che ha messo in discussione il lavoro, il salario, i redditi, i servizi sociali. Politica quasi sempre appoggiata dai sindacati confederali, divenuti una casta insieme alle altre caste.
Pd, che pur venendo dalla “sinistra” hanno fatto in questi anni principalmente gli interessi di padroni e banche; Renzi, in particolare, è diventato l’uomo di Marchionne, degli industriali, dei banchieri, del jobs act, dello scaricamento sulla pelle dei proletari e masse popolari della crisi economica che ha messo in discussione il lavoro, il salario, i redditi, i servizi sociali. Politica quasi sempre appoggiata dai sindacati confederali, divenuti una casta insieme alle altre caste.
Su
questo terreno arato che ha provocato tra gli operai, i lavoratori,
le masse un peggioramento delle condizioni di vita, un senso di
abbandono, si è innescato un disorientamento dei lavoratori che
hanno perso fiducia nella lotta e nell’organizzazione, hanno spesso
mandato la loro coscienza all’ammasso e fornito anche con il loro
voto il cadreghino agli arruffa popolo Di Maio e Salvini. Non si è
capito che dai servi del capitale in giacca e cravatta si arrivava
agli sbracati fascio-populisti; non si comprende che se ci sono tanti
disoccupati è colpa dei padroni e non degli immigrati, e che se
tanti migranti arrivano in fuga dalla guerra, dalla fame e dalla
miseria è sempre per colpa dei padroni e dell’imperialismo che
provocano guerra, rapina e miseria.
Quello
che si è innescato è quindi il governo peggiore possibile che in
nome del popolo serve e servirà i padroni come prima e meglio di
prima; che delle promesse elettorali non può che realizzare quello
che i padroni gli consentono di realizzare, in cambio di un potere
assoluto che è sempre più simile al fascismo.
proletari comunisti - foglio speciale
richiedere a pcro.red@gmail.com
Nessun commento:
Posta un commento