Regione Liguria in campo per finanziare lo show gialloverde con Marion Le Pen
Ad Ameglia (dove risiede Giovanni Toti, il presidente forzitaliota della Regione, n.d.r.) dal 12 al 15 luglio il festival “Liguria d’Autore”co-organizzato dall’ente tra gli ospiti anche Giorgia Meloni e Luigi Di Maio
La rampolla della destra francese Marion Maréchal-Le Pen, che il leader del Carroccio Matteo Salvini vede come interlocutrice nell'organizzare la sua Lega d'Europa, e il leader del M5S e vicepremier Luigi Di Maio. La leader di Fdi Giorgia Meloni e il presidente della Regione Liguria, suo blindato alleato, Giovanni Toti. E, annunciato, ma non in programma, lo stesso Matteo Salvini.
Si chiama "Liguria d'autore", è organizzata da Visverbi, l'agenzia di comunicazione in area M5S,
anche se rivendica equidistanza da tutti i partiti e movimenti (ha organizzato, tra le altre cose, "Sum# 01" per Casaleggio jr, a Ivrea, a un anno dalla morte del padre) e sta facendo scoppiare un caso politico perché direttamente co-organizzata dalla Regione Liguria.
"Si chiama 'Liguria d'autore' ma in realtà è il festival dei sovranisti - attacca Giovanni Lunardon, capogruppo Pd in consiglio regionale - trovo sconcertante che la Regione Liguria, che ha negato il patrocinio al Liguria Pride perché divisivo, co- organizzi una specie di passerella, salvo alcune lodevoli eccezioni, degli esponenti principali del governo gialloverde, con un pesante, e inquietante, tocco di nero. E mi auguro, non con i soldi dei liguri: sarebbe davvero troppo".
Quella che arriva in Liguria è la prima edizione di un format che ha già avuto successo in due luoghi, con 'Ponza d'autore' e 'Garda d'autore', sempre curato da Visverbi e che in Liguria potrebbe venire declinato in 'La mia Liguria d'Autore' adattandosi ancora di più al "modello Toti" (l'hashtag # lamialiguria ricorre in ogni iniziativa della Regione). Ciò che fa saltare l'opposizione sulle sedie è il disegno sotteso alla manifestazione, che intreccia grillini, leghisti e l'ospite internazionale Marion Maréchal-Le Pen, molto gradita a Salvini, il tutto alla vigilia del raduno arancione con cui lo stesso Giovanni Toti, negli ultimi giorni di luglio, organizza le proprie truppe civiche, nel mezzo dell'estate.
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