sabato 7 luglio 2018

pc 7 luglio - MELFI - COMBATTERE REALMENTE IL PIANO MARCHIONNE - NO AGLI ACCORDI FIM-FIOM-UILM CHE ACCETTANO GLI ATTACCHI AL LAVORO - ORGANIZZARE ALLA SATA IL SINDACATO DI CLASSE UNENDO LE FORZE CHE NON HANNO PAURA

E' passato poco più di un mese dalla presentazione a Balocco del suo piano e Marchionne inizia ad attuarlo duramente: alla Sata di Melfi dichiara che vi sono 1.640 esuberi su 7.400 lavoratori, che tra breve vi sarà la dismissione della produzione della Punto, e, sulla base di questo, ottiene un accordo da Fim, Fiom, Uilm che dice SI alla cassa integrazione straordinaria (la cui causale è "contratto di solidarietà") dal 23 luglio al 31 gennaio 2019 per 5.857 operai e operaie!


E la Fiom - ormai messa da tempo da parte la sua vecchia opposizione a Marchionne - parlando di nuovi modelli auto, giustifica di fatto questi esuberi e tiene bordone al piano Marchionne che vuole appunto eliminare alcune produzione e fare in Italia solo produzioni di auto di lusso.

Il primo giugno - in unità con le iniziative degli operai Fca-Fiat autorganizzati contro il piano a Balocco e in altri stabilimenti Fca-Fiat - alla Sata di Melfi lo Slai cobas per il sindacato di classe diffondeva un volantino, quanto mai attuale nelle sue indicazioni ora.   
Nel volantino, tra le altre cose, si scriveva: "dobbiamo continuare la lotta, resistere e diventare una forza per estendere la lotta e riorganizzare il sindacato di classe in tutte le fabbriche......
Una giornata che è importante perché segna l'inizio di una strada che deve continuare per costruire una forte risposta dalle fabbriche ai piani padronali di licenziamenti e aumenti dello sfruttamento simbolicamente rappresentati da Marchionne,"il generale senza paura da un miliardo di profitti l’anno" come lo chiama il sole 24 ore,  che a partire dal 2004 ha introdotto il fascismo padronale nelle relazioni sindacali e ha indicato le politiche lacrime e sangue dei governi dei padroni che si sono succeduti.
Non ci sono altre strade per gli operai se non quella di  costruire dal basso  la lotta e l’unità delle lotte per costruire la loro forza, avanzare nella coscienza e nell’organizzazione necessaria, per un fronte di classe adeguato a rispondere alla guerra quotidiana dei padroni e dei loro governi contro gli operai, per togliere ogni illusione che dalle elezioni possano arrivare soluzioni, ma solo nuovi governi al servizio dei padroni e dei loro piani di sfruttamento e schiavismo..."

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