giovedì 24 maggio 2018

pc 24 maggio - Il fascio imperialista di Bannon - nazista e artefice della vittoria di Trump - benedice e sponsorizza il nuovo governo fascio/populista italiano


L’ex stratega di Trump era stato il primo a prevedere la saldatura Lega-M5S : “Roma sarà capofila europea del movimento populista. La priorità è l’emergenza migranti”
Steve Bannon, ex stratega della Casa Bianca, ora libero battitore e ideologo del movimento “antisistema”, è stato il primo a prevedere quello che poi è effettivamente avvenuto: la saldatura tra le due forze “populiste” italiane per un governo che ribaltasse il paradigma liberale europeo.  


A due mesi da quell’intervista a La Stampa, Bannon torna a osservare con curiosità e ammirazione l’esperimento in corso in Italia, tanto da aver deciso di fare tappa domenica nel nostro Paese.

Come lei si era augurato fin dall’inizio, Lega e Movimento Cinque Stelle hanno trovato un accordo per formare il nuovo governo. C’è il nome del presidente del Consiglio, il contratto di programma e anche l’indicazione dei principali ministri. Come giudica questa intesa? 
«Penso che quello tra M5S e Lega sia un patto intelligente, sono certo che farà gli interessi del popolo italiano. Dimostra inoltre la maturità e la saggezza politica di leader come Di Maio e Salvini, capaci
di mettere da parte le ambizioni personali per il bene del loro Paese».

Hanno individuato una figura terza come Giuseppe Conte. Un professore, un tecnico, anche se ora lo definiscono un “politico”. Questo non contraddice tutti gli slogan di Lega e M5S contro i presidenti del Consiglio “non eletti dal popolo”? 
«Il popolo ha eletto i partiti. Questi stessi partiti stanno ora lavorando per raggiungere un compromesso positivo che pochi credevano si potesse davvero trovare. Io dico che questo non solo potrebbe ma dovrebbe accadere:

Secondo lei il governo M5s-Lega su quali temi si dovrebbe concentrare? 
«La priorità dovrebbe essere l’immediata restituzione al popolo italiano della sovranità sul proprio Paese con la soluzione dell’emergenza immigrazione. Da questa riconquista di sovranità dovrebbe quindi discendere un serio progetto per liberare il gigantesco potenziale imprenditoriale degli italiani, il loro talento nella creazione del lavoro e nella crescita».

Ma quale sarà l’impatto di questo governo sull’Unione europea? 
«Il “governo di unità”, come mi piace chiamarlo, avrà un impatto enorme su Bruxelles. Insieme alla vittoria schiacciante di Victor Orban in Ungheria, il messaggio è chiaro: i cittadini rivogliono indietro i loro Paesi e li rivogliono ora»

Come pensa che l’amministrazione americana possa reagire alla formazione di questo governo? Non crede che ci possano essere tensioni tra Washington e Roma, visti i rapporti stretti fra la Russia e la Lega di Salvini? 
«Sono un privato cittadino ed esprimo solo la mia personale opinione, ma credo che l’amministrazione degli Stati Uniti e il popolo americano supportino tutto ciò che ritengono sia nei migliori interessi dell’Italia e dei suoi cittadini

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