sabato 25 novembre 2017

pc 25 novembre - Una notizia, una mezza verità: Varese, arrestato per crimini contro l'umanità ex ufficiale della Marina peruviana

.Ma i vari giornali, col copia e incolla, omettono in che contesto sono stati commessi questi crimini, che questo generale non è il solo colpevole e che all'epoca questi crimini erano conosciuti dalla comunità internazionale. Perché?....

...innanzitutto la data di questi crimini: 19 giugno 1986 e al governo peruviano vi era il socialista A. Garcia, il mandante di questi crimini, e in quei giorni era in corso la conferenza dell'internazionale socialista e il convitato di pietra era B. Craxi (primo sostenitore di Garcia); la strage, di questo si tratta, fu eseguita non fu fatta solo nel carcere di El Fronton ma anche a El Callao e Lurigancho, dove furono massacrati oltre 300 prigionieri politici e di guerra del PCP, chiamato dai media Sendero Luminoso, che opposero una strenua Resistenza e che da quel giorno per i rivoluzionari è diventata Dia de la Heroicidad. Con questa stringata e mistificata "notizia" si cerca di nascondere il fatto che è l'imperialismo il mandante. E' l'imperialismo che teme i comunisti e della loro determinazione

Varese, arrestato per crimini contro l'umanità ex ufficiale della Marina peruviana
Viveva a Busto Arsizio: deve rispondere di numerosi omicidi, commessi con l'aggravante della crudeltà, commessi in centro di reclusione
24 novembre 2017
I carabinieri hanno arrestato un cittadino peruviano di 61 anni, che viveva a Busto Arsizio, nel Varesotto, ex ufficiale della Marina militare del Perù, colpito da provvedimento di cattura internazionale emesso dal tribunale penale nazionale di Lima, per crimini contro l'umanità, emesso il 25 ottobre 2017. L'uomo è accusato, in qualità di ufficiale della Marina peruviana, di essersi reso responsabile di numerosi omicidi, commessi con l'aggravante della crudeltà, all'interno del centro di reclusione "El Frontòn", nel giugno del 1986. In particolare, avrebbe fucilato alcuni detenuti sia all'interno del penitenziario, sia mentre tentavano la fuga a piedi verso il mare. Avrebbe poi ordinato la conservazione di resti umani all'interno delle gallerie denominate "Pabellòn Azul", poi inceneriti e seppelliti in diversi cimiteri peruviani. I militari, ricevuta la segnalazione dall'Interpol, a conclusione di una complessa attività di indagine hanno localizzato e arrestato il ricercato, mentre viaggiava a bordo della sua autovettura, a Busto Arsizio. Arrestato, il criminale di guerra è stato accompagnato in carcere, a disposizione della Corte di Appello di Milano, in attesa dell'avvio delle procedure di estradizione.

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