mercoledì 22 novembre 2017

pc 22 novembre - Il modello tedesco, il modello Macron, il modello Renzi-Gentiloni sono tutti la stessa cosa! Modello dei padroni contro operai e masse popolari - una sola soluzione quella dell'Ottobre rosso - spazziamo via i padroni, il loro stato, i loro governi

Otto ore di lavoro al giorno, in Germania si pensa all’addio: “Limite obsoleto”
. Fuest (Ifo): “Serve maggiore flessibilità”.

FRANCOFORTE – Feierabend è un termine intraducibile quanto sacro. È letteralmente “la festa della sera”, sono le ore dedicate dopo il lavoro alla famiglia, agli amici, al divertimento, al riposo. E una volta, chi viveva in Germania sapeva che dopo le cinque del pomeriggio era difficilissimo trovare qualcuno in ufficio, dopo le otto ore canoniche di lavoro i tedeschi spegnevano tutto e andavano a casa. Il tempo libero era sacro. Tanto che da alcuni anni grandi aziende come Daimler avevano persino introdotto il divieto di leggere mail nel fine settimana.
Ma i tempi cambiano e sarebbe ipocrita far finta di non vedere che miriadi di persone cominciano a leggere le mail di lavoro già la mattina, quando sono nella metro che li porta in ufficio. O che non rinunciano a una telefonata lavorativa la sera, dopo aver messo al letto i figli. Eppure, un rapporto del Sachverstaendigenrat, dei cosiddetti “cinque saggi” di Angela Merkel che sostanzialmente fotografa lo status quo, ha fatto sobbalzare sulla sedia i lavoratori quando ha proposto di abolire, tout court, la giornata delle otto ore.
Il presidente dei cinque consiglieri economici del governo, Christoph Schmidt, ha spiegato che “ormai l’idea che la giornata lavorativa inizi la mattina in ufficio e si concluda con l’abbandono pomeridiano dell’azienda, è obsoleta”. Nell’epoca digitale, ha aggiunto, alcune tutele dei lavoratori sono troppo rigide: “le aziende hanno bisogno della certezza che non infrangono la legge se un impiegato partecipa di sera a una conferenza telefonica e se a colazione legge le mail”. E nel rapporto presentato all’inizio di novembre, i “cinque saggi” hanno dunque suggerito di cancellare i limiti giornalieri – al momento sono otto ore, massimo dieci, con obbligo di recupero del riposo nel semestre – e lasciare soltanto il tetto settimanale di 48 ore.

La discussione è anche entrata a far parte delle attuali, spinose discussioni per il nuovo governo Merkel.

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