giovedì 23 novembre 2017

pc 23 novembre - Regionali Sicilia: il senatore Marinello, i voti della mafia e il sindacalista “a disposizione”

“Pure l’assemblea ci possiamo far trovare” diceva al telefono il sindacalista della Uil a disposizione  
In sintesi dalla Repubblica online:

1.   -Giuseppe Marinello, del Popolo della libertà, nel 2001 in corsa per la Camera, oggi è senatore, nel gruppo Alternativa Popolare, si è candidato alle ultime Regionali in sostegno al candidato del centrosinistra Micari, riportando 3528 voti nel collegio di Agrigento;

2.   - Gianfranco Becchina, mercante d’arte vicino a Messina Denaro, ha bisogno di voti per Marinello e si rivolge al sindacalista della Uil Santo Sacco, uomo fidato del superlatitante Messina Denaro (per questa ragione è stato poi condannato per mafia);

3.   Il sindacalista si mette subito a disposizione e alla richiesta di Becchina che dice “Si chiama Giuseppe Marinello... Per il Polo...il collegio di Sciacca” risponde con queste parole intercettate: “Quando vuole e come vuole, mi metto in macchina e me ne vado a...”. Aggiungeva: “Lei mi dica il nominativo, i paesi ed io mi metto in movimento. Una mattina faccio 10 telefonate, me lo fa incontrare, poi lo faccio incontrare con tutti pure l’assemblea ci possiamo far trovare”.
4.    - Dell’inchiesta di questi giorni che ha portato al sequestro dei beni di Becchina da pare del tribunale di Trapani La Repubblica dice: “I giudici tornano su Marinello: “Rileva la procura che, a distanza di 15 anni da tali intercettazioni e dal sostegno elettorale profuso nei confronti dell’allora candidato Giuseppe Marinello, le indagini svolte dalla Procura di Roma in merito al traffico di reperti archeologici evidenziano come il proposto (Becchina - ndr) continuerebbe a giovarsi, o quantomeno a vantarsi, dell’appoggio che l’odierno senatore della Repubblica Marinello avrebbe garantito ai fini di un progetto ambizioso portato avanti dallo stesso Becchina di creare un museo a Castelvetrano nel quale far confluire i reperti archeologici che a suo tempo gli furono sequestrati”.

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