Scontri e feriti alla manifestazione per il No al referendum organizzata a Firenze. "Lo abbiamo già detto ieri e lo ribadiamo ora non accettiamo il divieto imposto dal questore ed è nostra intenzione arrivare alla Leopolda". Le cariche sono partite alle 16 in piazza San Marco
Poco dopo il concentramento in piazza San Marco i manifestanti sono partiti al grido di "Renzi stiamo arrivando, Firenze dice no". "Non accettiamo divieti, vogliamo arrivare alla Leopolda, l'abbiamo detto nei giorni scorsi lo ribadiamo oggi: non accetteremo il divieto imposto dal questore, anzi dal Governo e da Renzi che sta raccontando un paese che non esiste".
Gli scontri sono subito partiti all'angolo tra via Cavour e piazza San Marco, a Firenze. Lancio di bottiglie, fumogeni, bombe carta e la carica delle forze dell'ordine alla manifestazione organizzata contro il governo Renzi, il referendum e la Leopolda. Un migliaio di persone si sono ritrovate in piazza, nonostante il divieto della questura che aveva proibito il corteo verso la Leopolda, e autorizzato solo un presidio. Ma i manifestanti avevano reagito:" Vogliamo arrivare alla kermesse, non accettiamo divieti".
Così alle 16 sono scoppiati gli scontri, le cariche e i lanci di oggetti con contusi tra le forze dell'ordine e i manifestanti che hanno divelto interamente il cantiere in piazza San Marco e si sono asserragliati tra piazza San Marco e la vicina piazza Santissima Annunziata. Secondo le prima informazioni ci sarebbero contusi tra le forze dell'ordine. Un agente è rimasto ferito, sembra leggermente,
forse dallo scoppio di una bomba carta o di un grosso petardo.
Il corteo è formato da antagonisti, centri sociali, dal "Comitato Firenze dice no". Secondo gli organizzatori della manifestazione "il presidente del consiglio continua con la sua idea folle verso questa città e verso il Paese che considera il cortile di casa sua". Alla manifestazione sono presenti anche rappresentanti arrivati da Venezia (il comitato No alle grandi navi), dalle Marche, dalla Campania: "Siamo qui per rappresentare una realtà sociale che alla Leopolda non è rappresentata quella dei giovani che lavorano con i voucher, della persone sotto sfratto, la nostra è una piazza aperta", hanno concluso gli organizzatori della manifestazione.
forse dallo scoppio di una bomba carta o di un grosso petardo.
Il corteo è formato da antagonisti, centri sociali, dal "Comitato Firenze dice no". Secondo gli organizzatori della manifestazione "il presidente del consiglio continua con la sua idea folle verso questa città e verso il Paese che considera il cortile di casa sua". Alla manifestazione sono presenti anche rappresentanti arrivati da Venezia (il comitato No alle grandi navi), dalle Marche, dalla Campania: "Siamo qui per rappresentare una realtà sociale che alla Leopolda non è rappresentata quella dei giovani che lavorano con i voucher, della persone sotto sfratto, la nostra è una piazza aperta", hanno concluso gli organizzatori della manifestazione.
Nell'ala più dura del corteo, composto da centri sociali
provenienti da tutta Italia, sventolano bandiere con falce e martello,
dei NoTav e striscioni contro Renzi. Dopo gli scontri i manifestanti si
sono ricompattati dietro uno striscione che recita "No alla Leopolda del
Si, no al mostro di Firenze". Il corteo sta tentando di sfondare i
cordoni di polizia per avvicinarsi alla Leopolda, sono in corso scontri
con la polizia. Alcuni militanti sono travisati con sciarpe, caschi e
felpe.
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