domenica 30 ottobre 2016

pc 30 ottobre - GLI USA ASSOLVONO I LORO BIANCHI FIGLI PISTOLERI, MENTRE UCCIDE E ARRESTA LA GENTE DI COLORE

In Oregon Assolti tutti i cowboy che diedero vita a una rivolta armata
 
di Giuseppe Sarcina Corriere 29.10.16
 
NEW YORK Per quasi sei settimane avevano occupato, armi in pugno, un rifugio federale nei boschi di Burns, un remoto villaggio dell’Oregon, Stato sulla costa occidentale degli Usa. Alla loro testa i due fratelli Ammon e Ryan Bundy. Divise mimetiche, fucili di precisione, minacce di sparare a vista.
L’altro ieri, giovedì 27 ottobre, la Corte federale di Portland, nell’Oregon, ha assolto i Bundy e altri cinque imputati finiti a processo, tra cui una donna, Shawna Cox: i cowboy stavano esercitando il diritto alla protesta, «senza danneggiare nessuno»...
 
in questo stesso Paese proprio ieri (28/10) la polizia, in assetto anti sommossa, ha arrestato 141 persone che, ugualmente, «esercitavano il diritto alla protesta» contro la costruzione di un gasdotto nel Nord Dakota. Con la differenza che gli accoliti dei fratelli Bundy sono bianchi ed erano equipaggiati come un commando paramilitare, mentre gli attivisti «anti pipeline» sono in gran parte pacifici nativi americani, della antica tribù dei Sioux...
 
...molti americani, in tv, sui social network, sui giornali si chiedevano che cosa sarebbe successo se quel rifugio fosse stato occupato da militanti musulmani o afroamericani. Proprio in quei giorni si ragionava sull’alto numero di maschi neri uccisi dagli agenti solo nel 2015: 160.

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