Visto
che la realtà di oggi (disoccupazione, crisi economica, migranti, terremoti…) è
molto più dura delle sue chiacchiere, allora, mentre nel concreto regala
miliardi di miliardi ai padroni, alle masse parla sempre del “futuro”; per
sembrare credibile lancia “sfide” a destra e a manca gonfiandosi il petto… riprendendo
anche la vecchia storia della “rottamazione”, la retorica del vecchio-nuovo che
i padroni considerano ormai non più efficace! E per questo lo invitano a
smetterla e pensare ad altro, dicono, infatti: “Ma dopo quasi tre anni di governo
la retorica della rottamazione e del cambiamento rischia di trasformarsi in un
boomerang per
il giovane leader democratico. Anche in considerazione del fatto […] che i sondaggi indicano i giovani elettori più orientati al No rispetto ai loro fratelli maggiori e ai loro padri.”
il giovane leader democratico. Anche in considerazione del fatto […] che i sondaggi indicano i giovani elettori più orientati al No rispetto ai loro fratelli maggiori e ai loro padri.”
E i costi della politica su cui tanto
insiste Renzi? “E anche insistere troppo sui tagli dei costi della politica
potrebbe rivelarsi un boomerang, come dimostra la difficoltà in cui si sono
trovati i deputati del Pd nel respingere la proposta del M5S, elettoralistica ma efficace, di
dimezzare le indennità dei parlamentari. I
risparmi che si otterranno sul fronte dei costi della politica se la riforma
Boschi sarà approvata dagli italiani sono simbolici…” Non ci voleva certo
la zingara per capire che sono simbolici, ma se lo dicono i padroni tolgono di
mezzo un altro argomento “facile” per tutti i politici!
E allora cosa dovrebbe fare Renzi? Secondo
il Sole 24 ore di ieri: “… sarebbe più utile per i sostenitori del Si insistere
sui buoni argomenti di merito, che ci sono: il risparmio, anche economico, sarà
soprattutto in termini di efficienza del
processo legislativo e di semplificazione
del groviglio di competenze tra Stato e Regioni con la riscrittura del Titolo
V.”
Questa “semplificazione” serve “per
evitare che “un iter legislativo lungo e
complicato come quello attuale finisca paradossalmente per umiliare il
Parlamento, troppo spesso costretto
con il voto di fiducia a ratificare le decisioni dei governi senza possibilità
di discutere ed emendare i testi.”
La “preoccupazione” dei padroni per la “umiliazione”
del Parlamento è troppo ridicola e si commenta da sé… ma già che ci sono i
padroni ci tengono a rassicurarci anche su un altro punto caldo, legato allo
stesso argomento: “Occorrerebbe poi spiegare
con più chiarezza, al di là degli slogan, che la forma di Stato non viene toccata dalla riforma Boschi e che dunque i
poteri del Capo dello Stato e quelli del presidente del Consiglio restano
intatti.”
Come diciamo dal primo momento è questo il vero obbiettivo della “riforma
costituzionale”: fare leggi in maniera più rapida e senza “ingerenze” da parte
di nessuno, nemmeno dei politici che per motivi di clientela a livello delle Regioni
intralciano talvolta i piani dei padroni su scelte industriali e investimenti
pubblici; rafforzare i poteri del capo del governo dando tutto il potere ad un
partito che di fatto non avrebbe più una opposizione, nemmeno formale, e che è
in grado con tutto questo potere di occupare tutte le “sedie istituzionali” per
evitare ostacoli di ogni tipo!
Ma viste
le difficoltà attuali a far passare il Sì, i padroni non sono fessi e “consigliano”
a Renzi un atteggiamento meno arrogante, pur di dare un contentino all’“opinione
pubblica” che è preoccupata appunto per il “combinato disposto”, come lo
chiamano i burocrati, cioè la riforma costituzionale e la legge elettorale
insieme. Ammettono, a denti stretti, infatti: “Una
legge maggioritaria che assicura a un solo partito, tramite il meccanismo del
ballottaggio nazionale, la maggioranza assoluta nell’unica Camera che dà la
fiducia al governo determina - secondo i critici - una indiretta ma eccessiva
forza all’Esecutivo.” Secondo i critici? No, come fatto oggettivo! E allora,,
continuano con i suggerimenti, per “svelenire il clima politico” si può trovare
una “soluzione condivisa” sulle “modifiche all’Italicum”… MA per i padroni
questo è accettabile “Fermo restando il principio inderogabile della
governabilità”! perché questa “riforma attesa da anni … pur con difetti, va
nella direzione della modernizzazione del Paese.”!
Insomma i padroni non possono
rinunciare ad avere un loro governo stabile che proceda senza ostacoli nel fare
gli interessi della loro classe! Possiamo dire, quindi, che il “combinato
disposto” di queste posizioni portano proprio all’avanzare passo dopo passo verso l’instaurazione di un regime di
moderno fascismo e che la dialettica vecchio-nuovo deve essere impugnata
innanzi tutto dal proletariato per fermare questa avanzata!
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