Il sindaco imprenditore contestato sulle tendopoli,
il vicesindaco fascista rivendica di aver tutelato il turismo...
La protesta degli abitanti di Norcia mette allo scoperto gli interessi che si vogliono difendere, e la catastrofe annunciata e volutamente sottovalutata
Ieri pomeriggio il sindaco è stato travolto dai molti che volevano restare, dai tanti che hanno contestato la sua gestione del dopo sisma a partire dal 24 agosto scorso, il terremoto di Amatrice. "Perché hai fatto togliere le tende, perché ti sei opposto all'installazione di un ospedale da campo?", gli ha urlato l'allevatore Enrico Foglia, quattro figli.... "In una zona a forte rischio sismico questo sindaco si è solo preoccupato di tutelare il turismo. Non ha voluto i container, anche se esiste una piazzola già attrezzata, in zona San Pellegrino. Non ha voluto le tende su pressione degli albergatori. Il turismo è importante, le nostre vite e il nostro lavoro di più".Il vicesindaco Pietro Luigi Altavilla, che in queste ore rivendica la sua appartenenza al Msi ("ho detto ai mie cittadini: 'Boia chi molla'"), aveva parlato di trecento persone da ospitare nella palestra all'inizio del paese, ma quella palestra - come tutto ciò che è in muratura - si è scoperta lesionata, inagibile. A fianco c'è il tendone per la cucina, ieri pomeriggio, anche lì, è mancato il pane e la sera è stato difficile dare da mangiare a tutti. L'unica accoglienza è quella dell'area della Protezione civile aperta dal 24 agosto sotto il campo sportivo.
L'attuale primo cittadino è accusato di aver gestito malissimo l'emergenza iniziale dopo il 24 agosto. È opinione diffusa, tra la gente del posto, che si sarebbe dovuta individuare subito un'area con tende e presidi di prima emergenza. Invece a Norcia le tende sono state smontate a metà settembre, nonostante la resistenza della popolazione.
"Siamo nel caos assoluto", dice Sonia Petrucci, caposala del pronto soccorso dell'ospedale di Norcia, chiuso anche questo per sisma. Ha dormito in un camper che le è stato prestato e ci dormirà ancora. "La macchina dell'emergenza è partita male fin dal 24 agosto", ancora, "abbiamo dovuto improvvisare un ospedale da campo all'ingresso del pronto soccorso ieri, con tre tende. Lo chiediamo da due mesi. È stata una catastrofe annunciata e sottovalutata. Le piazzole per i container ci sono, ma non è stato allestito nulla. Non sappiamo come uscirne, dove dormire, il fenomeno è fuori controllo".
"...La signora scende dall'auto e urla contro i volontari: "Avete montagne di pannolini, me ne volete dare un pacco? Non ho più niente, dormo in auto con mio marito e mia figlia. Ha sei mesi e non posso neppure cambiarla".
Sono tre le piazzole che potrebbero ospitare container, moduli abitativi temporanei. Due hanno già gli allacci con fogne, sistema elettrico e del gas. Una terza non è ancora cantiere. Il vicesindaco Altavilla si difende: "Siamo pronti a far ripartire il progetto container, entro dicembre vorremmo portare chi lo richiede nei moduli... La palestra inagibile? L'ho scoperto questa notte.
Le persone che vogliono dormire in tenda? Stiamo allestendo tre nuovi campi, ma non resisteranno, si muore dal freddo. E facile fare demagogia e rompere le scatole... L'ospedale da campo non l'ho chiesto perché una parte in muratura, negli ultimi due mesi, era agibile.... Il sindaco Alemanno? È provato, al limite delle forze fisiche. Certo, il turismo lo abbiamo tutelato, senza turismo Norcia muore. E non abbiamo spinto sulla richiesta di aiuti perché abbiamo una dignità..."
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