VERSO UN NUOVO SCIOPERO DELLE DONNE NAZIONALE
In
concomitanza con la giornata internazionale contro la violenza sulle
donne, le lavoratrici dello SLAI COBAS sc, hanno lanciato una
manifestazione a Roma il 25 novembre, in piazza Montecitorio.
Lavoratrici, precarie, disoccupate, da nord a sud, chiederanno
incontri ai parlamentari, non per sentire ipocriti discorsi, ma per
parlare direttamente, per portare la sfida delle rivendicazioni nate
dalle lotte.
Dall'appello nazionale lanciato per il 25 novembre:
“...noi
donne lottiamo ogni giorno per il lavoro, il salario, contro le
discriminazioni, lottiamo nelle cooperative contro contratti
vergognosi che ci offendono, contro le violenze e molestie dei
padroni, lottiamo nelle fabbriche contro chi vuole ridurre la nostra
vita a macchina per il suo profitto e ogni giorno toglie un pezzo
della nostra vita; lottiamo nel commercio, nei pubblici esercizi,
contro il lavoro nero, i licenziamenti, i ricatti; lottiamo come
disoccupate contro l’umiliazione di trovare lavoro; lottiamo contro
la schiavitù e le violenze sessuali di caporali e padroni nelle
campagne, lottiamo nella scuola, nei call center, nelle lotte per la
casa, nelle lotte sul territorio per la salute, ma questa nostra voce
e soprattutto le nostre lotte restano inascoltate, anzi vengono
silenziate, oscurate. Noi donne subiamo quotidianamente l’oscena
violenza sessuale e la catena infinita di femminicidi. Ma nessuno, o
pochissimi, lega questa violenza alla nostra condizione generale
fondata sul doppio sfruttamento e oppressione, che produce violenze
sessuali e femminicidi. Ed è proprio questa condizione generale che
noi il 25 novembre portiamo a Roma. Noi la dobbiamo portare unite a
livello nazionale. L’unità è la nostra forza!”
VOGLIAMO
PROSEGUIRE LA STRADA DELLO SCIOPERO DELLE DONNE, DA NOI AVVIATA IL 25
NOVEMBRE 2013, SEGUITO DA QUELLO DELL'8 MARZO, CHE
OGGI VIENE PORTATA AVANTI ANCHE IN ALTRI PAESI.
-Argentina.
Sciopero delle donne dopo lo stupro e l'omicidio di una
sedicenne
-Donne francesi in sciopero 7 novembre 2016: migliaia di donne chiedono l’uguaglianza salariale in tutta Europa.
-Donne francesi in sciopero 7 novembre 2016: migliaia di donne chiedono l’uguaglianza salariale in tutta Europa.
-In
Polonia tutte le donne, si sono date appuntamento nelle strade e
nelle piazze principali del paese, dopo aver letteralmente inondato
Varsavia qualche giorno fa. Protestano contro un progetto di legge
che vieta completamente l'aborto
"Uno
sciopero delle lavoratrici, ma che è più giusto chiamare "SCIOPERO
DELLE DONNE", perché ha al centro le lavoratrici, ma chiama
alla lotta tutte le donne.
Uno
SCIOPERO DELLE DONNE è una novità controcorrente, una rottura
inaspettata...Lo sciopero delle donne pone il problema più generale
di una società diversa, di rapporti sociali diversi, dei rapporti
uomo-donna diversi e questo lo devono capire anche i lavoratori
maschi..."
IL
25 NOVEMBRE A ROMA, LANCEREMO UN NUOVO CAMMINO VERSO UN NUOVO
SCIOPERO DELLE DONNE, PERCHÈ "NOI DONNE NON VOGLIAMO AVERE
PAURA, LA LOTTA DELLE DONNE DEVE FARE PAURA!”
SLAI
COBAS per il Sindacato di Classe
vai
Marconi 1 Dalmine sindacatodiclasse@gmail.com 339
7313300
-vertenze
-fiscale -immigrati -patronato
Il lavoro è organizzato su linee di montaggio
La ripetitività dei movimenti, il ritmo degli stessi e il carico sono la problematica generale della fabbrica
Molte operaie cercano di conciliare la vita familiare con il part time che è definito anche da precisi accordi interni e fissa un numero chiuso, ed è gestito da una commissione apposita che è la veste ufficiale per l'uso clientelare da parte di alcuni delegati delle domande.
Le operaie sono in maggioranza sulle linee, ci sono le solite operazioni di assemblaggio e montaggio delle macchine per le quali sono ritenute più adatte.
I responsabili di produzione sono tutti uomini
Alcune operaie sono diventate responsabili di linea, ma sono state scelte perchè integrate con l'azienda, e ne tutelano gli interessi
La posizione di comando dei capi e capetti porta a veri e propri ricatti sessuali nei confronti delle operaie che dipendono dalle loro decisioni per molti aspetti nella loro attività lavorativa.
Nessun commento:
Posta un commento