Beaumont-sur-Oise: la polizia uccide, notte di rivolta
Aggiornamento 21/07.
Nuova notte di scontri a Beamont sur oise. Molotov contro un
commisariato, barricate e macchine incendiate davanti alla sede del
comune. La polizia ha fermato 9 persone durante gli incidenti.
Da subito decine di giovani hanno iniziato a riunirsi davanti alla gendarmerie per protestare contro la brutalità della polizia. Nella notte si sono verificati incidenti nelle zone limitrofe con macchine date alle fiamme e barricate, l’arrivo della polizia, a piedi e in elicottero, è stato accolto con lanci di oggetti (e forse colpi di arma da fuoco). Le forze dell’ordine hanno reagito lanciando granate stordenti tra cui la tristemente nota LBD40 che ha causato la morte di Remi Fraisse nell’ottobre del 2014.
In Francia le violenze e il razzismo della polizia sono un’esperienza quotidiana per chiunque abiti nei quartieri, 103 persone sono state uccise dalle forze dell’ordine dal 2005 godendo, proprio come in Italia, di una totale impunità. Proprio nel 2005 la morte Syd e Bouna aveva scatenato una rivolta che si era propagata in tutte le banlieu della Francia in un’ esplosione di rabbia contro una giustizia schierata sempre dalla parte degli abusi in divisa.
Un’inchiesta è stata attivata dall’Ispezione della gendarmerie ma la tensione non sembra placarsi nei quartieri nord. Anche da questa sponda dell’atlantico la questione della violenza razzista della polizia torna di drammatica attualità grazie alla risposta di chi non lascia che tutto passi sotto silenzio. E stanotte è un’altra notte
Aggiornamento ore 18. I
familiari e amici di Adama si sono invitati alla conferenza stampa
della prefettura per fornire la propria versione dei fatti e chiedere di
vedere il corpo del proprio caro. La polizia li ha caricati e
spintonati via
Un giovane di 24 anni, Adama, è morto nelle mani della polizia ieri nei pressi di Beaumont-sur-Oise, una cité dell’estrema periferia a Nord di Parigi. Secondo il racconto di chi ha assistito all’arresto, tra cui il fratello della vittima, il 24enne è stato inseguito e picchiato poi portato esanime dentro il commissariato. Qualche ora dopo la polizia ne ha annunciato la morte, ufficialmente per un problema cardiaco.
Una ricostruzione che non ha convinto nessuno e che suona come la solita presa in giro a chi sa benissimo cosa succede davvero nei commissariati di banlieu. Da subito decine di giovani hanno iniziato a riunirsi davanti alla gendarmerie per protestare contro la brutalità della polizia. Nella notte si sono verificati incidenti nelle zone limitrofe con macchine date alle fiamme e barricate, l’arrivo della polizia, a piedi e in elicottero, è stato accolto con lanci di oggetti (e forse colpi di arma da fuoco). Le forze dell’ordine hanno reagito lanciando granate stordenti tra cui la tristemente nota LBD40 che ha causato la morte di Remi Fraisse nell’ottobre del 2014.
In Francia le violenze e il razzismo della polizia sono un’esperienza quotidiana per chiunque abiti nei quartieri, 103 persone sono state uccise dalle forze dell’ordine dal 2005 godendo, proprio come in Italia, di una totale impunità. Proprio nel 2005 la morte Syd e Bouna aveva scatenato una rivolta che si era propagata in tutte le banlieu della Francia in un’ esplosione di rabbia contro una giustizia schierata sempre dalla parte degli abusi in divisa.
Un’inchiesta è stata attivata dall’Ispezione della gendarmerie ma la tensione non sembra placarsi nei quartieri nord. Anche da questa sponda dell’atlantico la questione della violenza razzista della polizia torna di drammatica attualità grazie alla risposta di chi non lascia che tutto passi sotto silenzio. E stanotte è un’altra notte
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