...i nodi, , stanno via via venendo al pettine.
Il Governo con il 10°
decreto in approvazione seppellisce migliaia di posti di lavoro senza
darci salute e sicurezza, preparando l'affitto
e/o la svendita dell'Ilva
ai padroni indiani Arcelor/Marcegaglia o ancora
peggio all'armata brancaleone Arvedi-Luxotica-Cdp.
I sindacati interni alla
fabbrica, tutti, si lamentano e chiedono al governo di salvare il
salvabile, quando è proprio questo governo e
gli interessi che rappresenta che stanno portando la fabbrica al
ridimensionamento e a nessuna bonifica/ambientalizzazione, mentre in
città continuano a dilagare tumori, malattie e nessuna bonifica
reale.
Abbiamo detto sin dal
primo decreto che bisognava fare una lotta sola, quella di ottenere che:
-tutti
gli operai devono essere impiegati durante la messa a norma degli
impianti, -nessun operaio deve andare a casa, -salari
e diritti non si toccano.
-la
prima messa a norma è garantire la sicurezza degli operai,
istituzione di una postazione ispettiva permanente all'interno della
fabbrica,
-in
una fabbrica insalubre e nociva come l'Ilva non si può stare e
lavorare per tanti anni ma che 25 anni bastano, con estensione,
quindi, a tutti dei benefici pensionistici,
-la
salute è un diritto intoccabile per operai e cittadini, per cui
servono visite mediche mirate permanenti, cure sanitarie gratuite,
ospedale e strutture d'emergenza.
E' ora di riprendere nelle proprie mani il nostro destino!
Uno sciopero generale ci
vuole ma ne deve valere la pena. L'occasione della venuta di Renzi a
Taranto è quella giusta.
L'obiettivo di questo
sciopero non è tanto quello di incontrare Renzi, ma di far sentire
a Renzi e al suo governo che non accetteremo ne ora e ne mai i suoi
piani di svendita e tagli dell'occupazione insieme a quelli di rinvio
perenne di ambientalizzazione della fabbrica e bonifiche/salvaguardia
di sicurezza e salute per operai e masse popolari
Slai cobas per il
sindacato di classe taranto
via rintone 22 taranto –
slaicobasta@gmail.com
– 347-5301704
leggi blog
tarantocontro.blogspot.com luglio2016
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