L’intolleranza e l’odio per il diverso sembrano crescere di pari passo all’intensificarsi dei flussi migratori. Come tradizione consolidata tra i politicanti di ogni sorta c’è chi fa sciacallaggio sulle miserie e la disperazione dei più deboli, c’è chi parla senza pensare, c’è chi delega le proprie responsabilità politiche e istituzionali e finge di non vedere. E’ di questo che vogliamo parlare.
Da
qualche tempo CasaPound organizza a Pesaro un’iniziativa già
sperimentata, spesso con esito infelice, in altre città. Parliamo della
“Solidarietà Nazionale”, ovvero della raccolta di cibo destinata a
famiglie italiane in difficoltà.Guardando la definizione sul dizionario
Treccani si legge che per solidarietà si intende “Il rapporto di
fratellanza e di reciproco sostegno che collega i singoli componenti di
una comunità”. Ora, allo stato dei fatti, anche se questo non piace ai
nostalgici del
ventennio, viviamo in comunità complesse e multietniche. Quindi proprio non si capisce cosa ci sia di solidale nel distribuire cibo solo ed esclusivamente a famiglie italiane. La logica sottintesa a questa infame propaganda politica è che tutti gli altri possono sprofondare nel loro isolamento, nella miseria e nella fame. Per questa gente non è importante la condizione di povertà, ma il colore della pelle. Questa è la solidarietà di CasaPound. Una solidarietà a senso unico, viziata dal pregiudizio e dall’odio per i più deboli, finalizzata più a dividere che a fungere da collante sociale. Insomma, non è solidarietà ma propaganda politica. CasaPound non vuole aiutare nessuno, vuole solo racimolare qualche voto sfruttando l’indigenza di chi è stato travolto dalla crisi.
ventennio, viviamo in comunità complesse e multietniche. Quindi proprio non si capisce cosa ci sia di solidale nel distribuire cibo solo ed esclusivamente a famiglie italiane. La logica sottintesa a questa infame propaganda politica è che tutti gli altri possono sprofondare nel loro isolamento, nella miseria e nella fame. Per questa gente non è importante la condizione di povertà, ma il colore della pelle. Questa è la solidarietà di CasaPound. Una solidarietà a senso unico, viziata dal pregiudizio e dall’odio per i più deboli, finalizzata più a dividere che a fungere da collante sociale. Insomma, non è solidarietà ma propaganda politica. CasaPound non vuole aiutare nessuno, vuole solo racimolare qualche voto sfruttando l’indigenza di chi è stato travolto dalla crisi.
E
le contraddizioni di CasaPound non si fermano certo qui. Si presentano
come movimento anti-sistema e poi fanno le campagne elettorali con la
Lega Nord, che ha rubato fondi pubblici per soddisfare interessi
personali. Si presentano come i bravi ragazzi, mentre sono state
accertate in sede penali responsabilità dirette dei loro militanti in
agressioni e omicidi a sfondo razziale e politico, giri di spaccio e
rapine a Roma e in altre grandi città del Nord, nonché in diversi
spezzoni dell’inchiesta di Mafia Capitale. Nella nostra stessa provincia
e in quelle limitrofe si contano numerose aggressioni e accoltellamenti
ai danni di migranti e attivisti politici. Per ultimo l’omicidio di
Emmanuel a Fermo, compiuto da Amedeo Mancini, noto fascista della zona
che proprio durante il brutale omicidio indossava una maglietta degli
ZetaZeroAlfa, gruppo nazi-rock ufficiale di CasaPound.
Emmanuel
è stato ucciso perché ha difeso sua moglie da un uomo bianco, di quelli
che si sentono superiori perché italiani, di quelli che tirano
noccioline alle donne africane e poi ti ammazzano perché hai osato
ribellarti.
Tutto ciò ci sembra
elementare, purtroppo non è così.Non lo è per Matteo Ricci, che con una
scandalosa dichiarazione via twitter dichiara che l’episodio è da
condannare, ma che comunque l’immigrazione va controllata con
razionalità. Come se fosse colpa degli immigrati il proliferare del
razzismo. In pratica ciò che dice Salvini, semplicemente in maniera più
politicamente corretta. Matteo Ricci non solo parla senza pensare ma
agisce senza rispetto per la storia antifascista di questo territorio,
concedendo il suolo pubblico a iniziative xenofobe e razziste. Dello
stesso avviso è il Resto del Carlino, che tanto si affanna a sostenere
la presunta legittima difesa dell’assassino Amedeo Mancini, a celarne le
appartenenze politiche e a difendere le iniziative di CasaPound come
fossero semplici iniziative di beneficienza.Tutto ciò non crediamo sia
casuale, ma il prodotto preciso di un momento buio in cui il razzismo
dilaga e prende piede nell’opinione pubblica.
Ci
assumiamo dunque il compito, con le realtà territoriali e regionali
affini e con chiunque condivida i reali valori della solidarietà tra
ultimi a prescindere dal colore della loro pelle, a combattere con ogni
forza le derive violente e propagandistiche sul nostro territorio.
Lanceremo una campagna pubblica e trasversale, finalizzata a creare
percorsi inclusivi di solidarietà e lotta al fascismo e al razzismo dei
nostri giorni. Ai fascisti di CasaPound non daremo tregua. Non vogliamo
più piangere i morti e non subiremo le loro aggressioni. Toglieremo ogni
spazio di agibilità pubblica a questi sciacalli del terzo millennio.
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