venerdì 22 luglio 2016

pc 22 luglio - Lettere dal carcere di Torino -1- Notav - massima diffusione e solidarietà - SRP Italia

Ciao, sono Giuliano Borio e vi scrivo dal carcere di Torino. 
Sono da 2 settimane nella 9° sez. braccio B ‘nuovi giunti’.
In seguito alla decisione di non rispettare gli arresti domiciliari imposti dalla procura di Torino, dichiaravo pubblicamente la sera stessa in un’assemblea popolare, tenutasi il 21 giugno a Bussoleno, che non avrei trasformato la mia casa nella mia prigione, che non sarei stato carceriere di me stesso. Consapevole delle conseguenze, non avrei accettato di separarmi da amici e affetti.
L’operazione repressiva del 21 giugno andava a colpire 23 persone tra le migliaia che parteciparono alla manifestazione del 28 giugno 2015 indetta dal MOVIMENTO NO TAV - da Exilles a Chiomonte.
Nel mio specifico l’accusa era di aver buttato lateralmente n° 1 lacrimogeni, facilitando così la condotta di chi
cercava con una corda di abbattere i betafence che ostruivano la strada. L’aggravante di questo gesto, per la procura, era che nonostante fossi in pantaloncini corti e T-shirt e a volto scoperto, indossavo dei guanti, il che significava l’intenzionalità del gesto. No comment.
Per questo la mattina del 21 giugno arrivava a casa polizia e Digos notificandomi gli arresti domiciliari, con il divieto di comunicare, escluso un eventuale convivente. Subito realizzavo dell’incredibile sproporzione della misura cautelare e decidevo di violarla. Tra le misure c’erano 9 arresti domiciliari e 11 obblighi di firma giornalieri; fra le persone colpite c’erano due signore di circa 70 anni. Non ho accettato che qualcuno decidesse della mia vita e consapevole del gesto ho continuato la routine.
La motivazione del mio gesto sta nell’accanimento e persecuzione giudiziaria della Procura di Torino verso chi lotta contro la costruzione della linea Torino-Lione.
ORA E’ IL MOMENTO DI DIRE BASTA!!!
Non si può più accettare che Pm, dal dubbio passato, propongano misure repressive sconsiderate e che giudici compiacenti gli vadano a ruota, firmando qualsiasi cosa.
La sera del 3 luglio sono stato arrestato assieme a Luca e portato in carcere. Ci hanno separati e non so in quale braccio sia. Auspico che ci sia solidarietà, ma soprattutto la volontà di TUTTI di organizzare momenti di discussione per intraprendere una mobilitazione e una sensibilizzazione allargata su un percorso che il nostro gesto ha aperto contro l’accanimento giudiziario verso chi lotta in Valsusa e non solo.
Ho ricevuto l’opuscolo e gradirei ricevere ancora, un abbraccio e grazie della vicinanza. Giuliano
LA NOSTRA PASSIONE PER LA LIBERTA’ E’ PIU’ FORTE DI OGNI AUTORITA’
17 luglio 2016

Giuliano Borio, v. A. Aglietta, 35 - 10149 Torino

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