venerdì 22 luglio 2016

pc 22 luglio - Lettere dal carcere - 2 - per il dibattito - 'io sono per la creazione di un ‘Soccorso Antifascista’... a cura di SRP Italia

Contributo dal carcere su memoria, come affrontare i processi poggiati su ‘devastazione e saccheggio’ e sull’importanza dell’antifascismo

Ciao compagni!
Inizio questa lettera dicendovi che ho letto il documento ‘Rompere la piazza’ e vi chiedo di fare i miei complimenti a chi lo ha realizzato. Finalmente si ragiona serenamente. Detto questo vi informo che ho ricevuto l’opuscolo insieme al libro di Charlie Bauer e vi ringrazio infinitamente per la costante solidarietà. Il testo già l’ho letto, ma non ci sono problemi; l’ho messo ora a disposizione degli altri detenuti. Senza dubbio i libri sulle lotte carcerarie e dei ribelli sono i più consultati e apprezzati.
Il sotto-proletariato che riempie questi luoghi di morte della politica non se ne fotte un cazzo, però è tendenzialmente rivolto verso i nostri ideali. Facevano benissimo i ‘NAP’ a mettere al centro della loro attività i rapporti tra dentro e fuori.
Quei tempi purtroppo sono ormai passati e se prima migliaia di compagni riempivano le prigioni, e
lavoravano anche su questa categoria di proletari, oggi i prigionieri politici ne siamo davvero un manipolo. Da un lato è un bene, nessuno dovrebbe finire in galera, restino macerie, di questi posti; dall’altro però si palesa che fuori vi è poca attività antagonista. E questo è un male.
Non voglio tuttavia ora soffermarmi ad analizzare la situazione perché c’è davvero da piangere, permettetemi di chiudere questa piccola parentesi, evidenziando le differenze fra noi e la Francia sulle risposte al ‘Jobs Act’. In Italia un corteo e tante chiacchiere (ricordate Landini tuonare: … occuperemo le fabbriche…), in Francia cortei, scontri e paese paralizzato. I cittadini di OltrAlpe e il loro sindacato dei lavoratori hanno insegnato cos’è la dignità a noi italiani smidollati e al nostro sindacato guidato dalle pedine del capitalismo.
Cari compagni c’è un lavoro enorme da fare per tornare ad avere un’opposizione sociale seria. Bisogna che qualcuno si sporchi le mani. Ci vuole una progettualità a lungo termine! Questo è un discorso che va fatto un po’ su tutto, iniziando proprio dall’antifascismo e dal carcere (repressione).
Non è degno della lotta di resistenza assistere impotenti a fatti come quelli di Fermo. Se i topi fascisti alzano la testa è perché noi lo permettiamo. Ci vogliono risposte partigiane! Proprio sull’antifascismo possiamo ricostruire tutto. E’ un valore che unisce le varie anime.
Sul carcere e in generale sulla repressione, la situazione è più delicata, visto che si parla di questi temi solo quando dentro finisce qualche ribelle. Senta troppi giri di parole, io sono per la creazione di un ‘Soccorso Antifascista’ (come era allora il ‘Soccorso Rosso’). Non ha davvero senso continuare ad improvvisare quando avvengono degli arresti.
Fermiamoci un secondo a pensare.
Se a livello nazionale c’è un’organizzazione supportata da tutti, che mobilita, fa controinformazione con un sito, lavora per far uscire gli arrestati, garantisce supporto economico e collega chi lotta dentro con chi lotta fuori, non credete che il nemico poi si troverà spiazzato?
L’apparato repressivo punta proprio a isolare e demonizzare chi alza la testa. Pensate se al loro attacco trovano dinnanzi un’organizzazione del gemere… sto rose sognando ma da buon comunista non smetterò mai di farlo. A pugno chiuso

Luglio 2016

Nessun commento:

Posta un commento