Il piano migranti che divide i sindaci, Doria: «Genova ha già fatto la sua parte»
Genova - Tre migranti ogni mille abitanti, «sono una quota assolutamente ragionevole e sostenibile». Che Genova però ha già superato. «In questo momento sono 1.900, il 3,2 per mille: noi abbiamo già fatto la nostra parte». Il giorno dopo le anticipazioni del piano Alfano per affrontare la questione dei migranti sul territorio nazionale compensando i Comuni che fanno accoglienza e che aderiscono allo Sprar (il sistema di protezione per i rifugiati e i richiedenti asilo) con fondi e assunzioni, Marco DoriaIl piano prevede che i Comuni possano fare assunzioni per gestire l’emergenza dei migranti. Quante ne farà Genova?
«Ho fatto due conti... con la quota di 50 centesimi al giorno per migrante, in un anno Genova avrà 350 mila euro. Questa cifra ci consentirebbe di assumere una dozzina di persone per governare questo processo, per fare progetti di integrazione. È una possibilità nuova: fino ad oggi non esisteva».
Non la imbarazza che i finanziamenti per i Comuni siano stati presi dal “pocket money” destinato ai migranti che ora passa da 2,50 a 2 euro al giorno?
«Non sono cinquanta centesimi che cambiano la vita di queste persone, ma in questo modo invece i Comuni possono avere un ruolo attivo nel creare progetti di integrazione per i migranti. L’accoglienza viene prima del “pocket money”.
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