Marcegaglia, operaio sale sul
tetto e minaccia di darsi fuoco. “O accettiamo il trasferimento a 100 km o ci
licenziano”
Il lavoratore è sceso dal tetto dopo sei ore di
tensione. Da due anni, sette addetti protestano contro l’alternativa che
l’azienda pone loro di fronte: trasloco nell’impianto di Pozzolo Formigaro, in
provincia di Alessandria, o la perdita del posto. "Senza lavoro non siamo
uomini", ha urlato il dipendente
Un operaio è salito sul tetto della Marcegaglia
Buildetch di Sesto San Giovanni (Milano) e ha minacciato di darsi
fuoco. Dopo oltre sei ore di tensione, verso le 20.30, il lavoratore ha
deciso di scendere dal tetto di sua spontanea volontà. “Senza lavoro
non siamo uomini“, ha urlato l’uomo dal tetto con in mano la tanica. Già un anno fa, sette
lavoratori erano saliti sul tetto per protestare contro l’alternativa che
l’azienda poneva loro di fronte: trasferimento nell’impianto di Pozzolo Formigaro,
in provincia di Alessandria e a 100 chilometri di distanza, o il licenziamento.
La vicenda ha avuto inizio nel giugno del 2014, quando Marcegaglia ha
deciso di chiudere lo stabilimento milanese e portare la produzione in Piemonte. Una decisione che aveva creato
malumore tra gli operai e ora ha spinto uno di loro a minacciare il gesto
estremo. “Non abbiamo ancora proposte
alternative da parte dell’azienda, ma sicuramente oggi abbiamo squarciato il
velo mediatico“, hanno commentato i lavoratori Marcegaglia. “Ho e
abbiamo famiglia. Se mi devo fare male io, si devono fare male anche loro”, ha
gridato dal tetto Gianni, l’operaio calabrese di 48 anni. Assieme a
sei colleghi della sede di Sesto San Giovanni mercoledì 15 aveva occupato lo
stabile, ramo direzionale dell’azienda, protestando per il trasferimento a
Pozzolo Formigaro. “Siamo al secondo anno di cassa integrazione e ora ci
hanno trasferito a Pozzolo Formigaro, a più di cento chilometri da casa.
Continueremo la protesta ad oltranza finché non avremo un posto di lavoro
in uno degli altri stabilimenti Marcegaglia più vicini o in
un’impresa dell’indotto. L’azienda non ha rispettato gli impegni”,
spiega Massimiliano Murgo, delegato Fiom in Marcegaglia, tra i 7 operai
in sciopero. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, polizia e Digos,
ma sono accorsi anche residenti della zona, attivisti solidali e Basilio
Rizzo, ex candidato sindaco di Milano in Comune.
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