Dopo
l’ultima operazione della polizia il movimento annuncia una fiaccolata per
domani sera con partenza dal mercato di Bussoleno
di
CARLOTTA ROCCI
|
22 giugno
2016
Dopo Nicoletta Dosio anche Giuliano Borio si ribella
alle misure cautelari eseguite
ieri dalla Digos
che hanno raggiunto 20 attivisti del movimento, ritenuti responsabili di un
attacco al cantiere di Chiomonte il 28 giugno dell’anno scorso. Sono accusati a
vario titolo di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lesioni personali,
esplosioni di ordigni con la finalità di turbare l'ordine pubblico. Giuliano
Borio, 41 anni, era stato messo ai domiciliari insieme ( così come altri 8
attivisti) ma martedisera si è presentato all’assemblea pubblica organizzata a Bussoleno.
“Per la libertà vale la pena lottare”, ha detto Borio nel tendone polivalente
di Bussoleno dove si presentata anche la Dosio che nel pomeriggio aveva
annunciato in un video di volersi sottrarre all’obbligo di firma. Ora Borio
rischia il carcere perché tecnicamente presentandosi all’assemblea è evaso dai
domiciliari. Un altro attivista ieri, subito dopo l’applicazione della misura
dei domiciliari aveva detto di preferire il carcere ma alla fine aveva
accettato la detenzione in casa.
Nessun commento:
Posta un commento