Bergamo, presidio Cobas sotto la Cgil: toni intimidatori
“Consideriamo i toni e le frasi utilizzate durante il presidio indetto oggi dai Cobas di fronte alla sede della Cgil di via Garibaldi a Bergamo intimidatori. Toni che ben descrivono il clima di scarsa libertà, e a volte addirittura di violenza, che si respira in alcuni luoghi di lavoro...”. Così Luca Stanzione, segretario provinciale della Filt Cgil, Renato Lorenzi, segretario provinciale della Fit Cisl, e Giacomo Ricciardi, segretario provinciale Uilt Uil hanno aperto la conferenza stampa...
Oggetto del contendere: l’accordo sul cambio d’appalto al centro logistico di Brignano Gera d’Adda, che secondo le accuse dei Cobas sarebbe peggiorativo rispetto alle condizioni precedenti...
“Sono i tre sindacati confederali che hanno ripristinato le condizioni di rispetto della normativa – hanno detto i tre segretari – L’accordo da noi firmato conserva tutti i posti di lavoro (circa 230), tutte le anzianità e i livelli di inquadramento. In più, al punto 3, il documento che abbiamo firmato ‘salva’ i lavoratori dall’applicazione del contratto a tutele crescenti previsto dal Jobs Act”.
“Non è questo il solo caso in cui, quando incrociamo un’azienda in cui si sono insediati i sindacati Cobas, scopriamo condizioni di lavoro peggiori rispetto al contratto nazionale a volte persino sancite in accordi siglati con aziende compiacenti. Spesso ci ritroviamo a svolgere una funzione non solo sindacale di rivendicazione di diritti ma anche di ripristino della legge e della normativa”.
“L’accordo è stato fatto nel rispetto dell’art. 42 bis del Contratto nazionale merci e logistica in base al quale in fase di cambio di appalto le aziende sono obbligate a chiamare i sindacati firmatari del contratto nazionale per svolgere il cambio appalto... Secondo il contratto nazionale a quel tavolo hanno diritto di partecipare i sindacati più rappresentativi e firmatari, e quindi non i Cobas...
I diritti sindacali non sono però l’unica questione sul tavolo nel rapporto tra sigle confederali e Cobas: “C’è anche un problema evidente di ordine pubblico – continuano Stanzione, Lorenzi e Ricciardi – Abbiamo raccolto testimonianze di lavoratori che ci hanno raccontato come non siano liberi di partecipare alle assemblee sindacali indette da noi, perché minacciati e intimiditi...
Il segretario generale della Cgil di Bergamo Luigi Bresciani, anche a nome di Cortinovis e Piccinini, ha voluto esprimere solidarietà nei confronti delle categorie dei trasporti: “Abbiamo contattato la Prefettura per esprimere la nostra sorpresa di fronte al fatto che, dopo i tanti episodi di intimidazione, sia stato autorizzato un presidio proprio di fronte alla Camera del lavoro. Siamo vicini ai segretari e ai delegati di Filt, Fit e Uilt, che stanno affrontando un problema che non è solo sindacale”.
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