Lovere, polizia e fascisti a braccetto. Caricato il presidio antifascista
A
sette giorni dallo scivolone in occasione della manifestazione contro
la campagna referendaria di Matteo Renzi, la questura di Bergamo si
macchia di un altro episodio caratterizzato da un misto di incompetenza e
di violenza gratuita.
A
Lovere ogni anno viene concessa la piazza a fascisti e nazisti per
commemorare la morte di due legionari della Tagliamento del R.S.I., la
scusa è sempre quella: una sfilata di fascisti vilmente “nascosta”
dietro una pseudo cerimonia commemorativa in onore di due fascisti rei
di crimini aberranti, feriti gravemente dai partigiani il 26 aprile 1945
nella lotta di Liberazione, in seguito gettati nel lago. L’agibilità di
cui godono i neonazisti e fascisti che si presentano a Lovere ogni anno
è enorme e ingiustificata, quest’anno si è assistito ad un ulteriore
“passo in avanti” ed è sempre più
difficile tracciare il confine tra le forze dell’ordine e i fascisti, sempre più difficile capire se sia solo mera incompetenza a muovere le ultime mosse in piazza della questura di Bergamo, o se ci sia da sommarvi una vera e propria connivenza con i fascisti del terzo millennio. Che andassero d’accordo è chiaro da tempo, la cronaca della giornata di ieri restituisce un quadro desolante di simbiosi totale tra forze dell’ordine e fascisti.
difficile tracciare il confine tra le forze dell’ordine e i fascisti, sempre più difficile capire se sia solo mera incompetenza a muovere le ultime mosse in piazza della questura di Bergamo, o se ci sia da sommarvi una vera e propria connivenza con i fascisti del terzo millennio. Che andassero d’accordo è chiaro da tempo, la cronaca della giornata di ieri restituisce un quadro desolante di simbiosi totale tra forze dell’ordine e fascisti.
Sulla
città, per tutta la giornata, gli antifascisti vogliono dare una
presenza il più possibile diffusa, andando a insediarsi in tre luoghi
diversi per dare un segnale forte ed efficace, ma anche costretti dalla
volontà delle autorità di far sfilare i nazisti e fascisti per le vie di
una città che ha avuto i propri tredici martiri della lotta partigiana e
che ne vede così sfregiata la memoria. E’ proprio in piazza dei XXIII
martiri di Lovere che si vede una prima componente antifascista
rappresentata dall’ANPI. Al cimitero invece, ad esprimere l’indignazione
per la sfilata fascista, è organizzato un presidio da Rifondazione
Comunista. Infine, la rete antifascista bergamasca ALDO DICE 26X1
sceglie quest’anno di dare un segnale direttamente sul luogo dove
avviene la “commemorazione” sul lungo lago.
Le
gestione di due di queste tre piazze da parte della questura di Bergamo
denota la follia totale in cui versa. Nel presidio antifascista sul
lungo lago si assistono a scene deliranti: viene deliberatamente fatto
avvicinare e addirittura entrare nel presidio un ragazzo con chiari
intenti provocatori malcelati da ingenuità. Le forze dell’ordine, che
non si accorgono dell’ingresso del neofascista tra le fila degli
antifascisti, sono però subito pronte ad intervenire invece non appena
si leva qualche insulto e spintone. E’ evidente che DIGOS e celere
(ovviamente schierate rivolte verso gli antifa) fossero al corrente di
quanto stesse per accadere e che non aspettassero altro che la
situazione per il poveretto si complicasse in maniera tale da
giustificare un intervento repressivo massiccio. Volendo tuttavia
lasciare il dubbio, possiamo lasciare pensare a noi stessi e
all’opinione pubblica che sia solo una incredibile, totale,
impressionante incompetenza a non permettere a una dozzina di agenti
della DIGOS e una trentina di celerini di accorgersi dell’avvicinamento
di un neofascista al presidio antifascista nel giorno in cui sono in
piazza col preciso compito (a detta loro) di interporsi fra fascisti ed
antifascisti. La commemorazione dei fascisti intanto è tutelata e i
nostalgici sono liberi di gettare la loro corona commemorativa. Anzi no,
c’è un quarto presidio antifascista a sorpresa, in acqua: una barca con
bandiera rossa si avvicina al motoscafo dei fascisti e impedisce, con
l’azione di disturbo, il lancio della corona. A questo punto la
situazione degenera: le forze dell’ordine prendono una serie di
decisioni che palesano l’assoluta collaborazione con i fascisti e
l’assoluta follia violenta nei confronti di chiunque altro. Non solo,
contrariamente a quanto avvenuto negli ultimi anni, è concesso ai
fascisti di formare un corteo verso il cimitero, ma viene presa
l’allucinante decisione di sgomberare il presidio di Rifondazione
davanti al cimitero stesso, bloccando contemporaneamente la componente
antifascista sul lungo lago.
Ebbene
sì: per permettere ai rifiuti della storia di sfilare per Lovere e
compiere i loro “riti” apologetici, il dirigente Murtas dà l’ordine di
caricare un presidio composto da persone palesemente del tutto
pacifiche. Ovviamente gli uomini della celere non perdono l’occasione di
sfoggiare un atteggiamento violento e improbo, degno dei fascisti
appunto.
Risultato? Due persone
anziane all’ospedale, con la testa rotta e la vista compromessa. Subito
pronta la velina della questura che parla di due agenti contusi nel
tentativo di forzare il blocco della polizia: fotografie e video
smentiscono ogni atteggiamento aggressivo da parte degli antifascisti
presenti, trattandosi per lo più di persone di una certa età,
difficilmente immaginabili nel tentativo di sfondare un cordone di
celerini.
Una velina che parla di
feriti tra le forze dell’ordine come quella di sabato scorso per le
contestazioni a Renzi, riportando i 15 giorni di prognosi refertati al
dirigente Grasso, lo stesso dirigente che ieri era in piazza vispo e
saltellante nel guidare il reparto celere. Quale dedizione al dovere.
Durante
la protesta contro Renzi e la sua campagna referendaria abbiamo
assistito ad una violenta repressione del dissenso, pratica in forte
odore di fascismo.
Con
l’atteggiamento inqualificabile e ingiustificabile nella giornata di
ieri a Lovere abbiamo visto la commistione ineluttabile tra forze
dell’ordine e neofascisti, negli intenti e nelle pratiche.
Inutile dire che faremo qualsiasi cosa per contrastare questa pericolosa successione di eventi.
NO PASARAN!
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