Dopo
il lavoro, da gennaio ad aprile, su “L'origine della famiglia,
della proprietà privata e dello Stato” di Engels, da questo mese
di maggio, nel 50° anniversario della Grande rivoluzione culturale
proletaria in Cina, cominciamo a pubblicare stralci di un opuscolo su Chiang Ching, la cui vita e grande lotta rivoluzionaria è dai più sconosciuta o mistificata, più
altri materiali sulla Rivoluzione culturale proletaria.
Si
tratta spesso di materiali per la maggiorparte introvabili o,
volutamente, insabbiati. Essi ci fanno scoprire come le donne nella
rivoluzione abbiano tentato e possano fare “l'assalto al cielo”.
Chiang Ching
la
rivoluzione nella
rivoluzione di una donna comunista
(tratto
da A World To Win 1993)
Le classi dominanti hanno distorto il
significato della vita e della morte di Chiang Ching e molti di lei
conoscono solo le menzogne e le calunnie riportate dalla stampa
borghese.
È ovvio che gli oppressori abbiano
odiato Chiang Ching ma, proprio per questo, dovrebbe suscitare la curiosità degli oppressi, che hanno
bisogno di sapere di più su una delle maggiori dirigenti
rivoluzionarie del nostro tempo, che ci lascia un esempio e uno
spirito di ribellione cui tutte noi, che speriamo in un mondo libero
dallo sfruttamento e dall'oppressione, dovremmo guardare.
“....Chiang Ching, in quanto donna,
dovette lottare contro il peso della tradizione maschilista ed
affrontare enormi ostacoli, in tutta la
sua vita. Fu un vivo esempio di 'scatenare la furia delle donne
forza poderosa per la rivoluzione'...”
*****
Una ribelle contro la tradizione
Fin da quando, ragazzina, si strappò
le bende dai piedi, Chiang Ching fu una ribelle. Crebbe in una Cina
stretta tra gli artigli delle potenze imperialiste, in barbari giorni
di miseria in cui, come diceva Mao,”gli alberi, come la gente ,
erano nudi, perchè la gente era occupata a mangiarseli “ , in
condizioni di oppressione feudale nelle quali “le contadine
speravano di rinascere sotto forma di cani, perchè così, almeno,
sarebbero state meno miserabili”. Le zone già controllate dai
tedeschi della provincia di Shantung, dove Li Ching (come allora si
chiamava) nacque nel 1914, da una famiglia di artigiani poveri,
durante la I Guerra Mondiale furono occupate dai giapponesi, come
base per
l'espansione in tutta la Cina. Suo padre, un fabbricante di
ruote, sfogava la rabbia di essere
povero bastonando la moglie e i figli,
fino a quando sua madre lo abbandonò per andare a lavorare a
servizio presso un proprietario terriero.
Chiang Ching ricorda di aver patito
spesso la fame ma di essere stata più fortunata di molti altri,
perchè potè andare a scuola. In un' intervista disse che le lezioni
che più odiava a scuola erano quelle di morale confuciana (o come
obbedire alle autorità) e di essere stata picchiata spesso per
essersi distratta in classe. Ricorda la nausea e il terrore quando,
bambina, vedeva le teste dei debitori decapitati issate sulle
pertiche e il crepitio delle esecuzioni dei ladri che avevano rubato
cibo risuonava nelle sue orecchie.
Chiang Ching s' interessò per la prima
volta di recitazione quando all'età di quindici anni, studiò
in una scuola di teatro sperimentale di
stato, cui era stata ammessa solo perchè non vi era un numero
sufficiente di ragazze iscritte. La scuola, però, chiuse poco dopo,
a causa della pressione dell'esercito di un signore della guerra
accampato nella città di Tsinan, e lei, alcuni dei professori ed
altri studenti, raggiunsero Pechino come compagnia teatrale
itinerante. L'incidente a di Mukden del 18 settembre del 1931, quando
gli imperialisti giapponesi occuparono la Manciuria, rappresentò per
Chiang Ching il primo punto di svolta politico. Sin da giovane aveva
odiato l'occupazione straniera del suo paese, ma fu allora che decise
che doveva prendere una posizione.
Si unì subito alla Lega dei
Drammaturghi di sinistra (diretta dal Partito Comunista) di Tsingtao,
dove lavorò come impiegata nella biblioteca dell'Università,
cominciando a leggere le opere di Lenin.
Con alcuni amici, formò la Società
Drammatica della Costa, che si recava nelle zone rurali a
rappresentare opere anti giapponesi e a propagandare le zone
“Sovietiche” che erano state fondate dall'Esercito Rosso della
Cina. Scoprirono una miseria che mai avevano visto nelle città e
capirono
che la differenza tra gli obbiettivi
delle forze nazionalistiche del Kuomitang e quelli dei comunisti non
era affatto una questione accademica. Contro l'aggressione
giapponese, Chiang Ching appoggiò
la linea di “Resistenza totale”,
guadagnandosi la reputazione di “agitatrice” tra i circoli
universitari in cui si muoveva.
Effettivamente, Chiang Ching aveva
ricevuto solo otto anni di educazione formale, compresi i cinque
anni della scuola elementare, anche se molto spesso aveva seguito
corsi universitari che la interessavano. Come lei dice, la maggior
parte di quello che apprese proveniva “dall'educazione sociale “,
dalla scuola dell'esperienza per lei iniziata nel 1933, quando
conobbe e fu poi ammessa nell'allora clandestino PCC. Nei turbolenti
anni 30, decise che fare la rivoluzione era molto più importante che
scrivere saggi e poesie.
Nondimeno, quando fu inviata a lavorare
a Shangai nella primavera del 1933, Chiang Ching potè scoprire che
diventare membro attivo del Partito era anche molto più difficile.
Lì, dominata dal principale avversa rio politico di Mao , Wang Ming,
e dalla sua linea insurrezionalista urbana,
la struttura del Partito fu quasi
completamente dissolta e prevalse l'opportunismo. Molti di questi
capi del PCC, quando non collaboravano direttamente con il KMT, si
servivano le forze nuove attratte dal comunismo, le centinaia di
migliaia di intellettuali di sinistra che riparavano nella
cosmopolita Shangai, per proteggersi dalle continue retate del
Kuomitang.
Il primo incarico di Chiang Ching a
Shangai fu presso la locale Compagnia di Lavoro e Studi.
Divenne attrice teatrale, recitando in
numerose opere progressiste che chiamavano il popolo alla difesa
della Cina contro il Giappone. Successivamente, lavorando come
insegnante nei corsi serali per operai, visitò molte fabbriche,
acquisendo stretta familiarità con le miserabili condizioni del
sistema di lavoro a contratto in fabbrica, specie nei grandi
stabilimenti tessili, di proprietà nipponica
e in quelle di sigarette, di proprietà
britannica. Fu arrestata dal KMT (“grazie ad un suo vecchio amico
del PCC rinnegato entrato nella polizia segreta ) e incarcerata per
otto mesi. Se non altro, raccontò poi, nel tempo trascorso in
carcere prese lezioni su come ingannare, recitando, i suoi carcerieri
del KMT.
Essere un'attrice di cinema negli anni
30 a Shangai significava andare contro la tradizione, su tutti
i fronti. La tradizione disprezzava
questa occupazione, considerandola una professione per donne 'facili'
e socialmente radicali. Le attrici erano oggetto di di spietate
persecuzioni personali, volte a risvegliarne gli 'istinti' feudali e
spingerle al suicidio (esito molto frequente). Il noto scrittore
rivoluzionario Lu Sin, allora molto influente, che simpatizzava con i
comunisti, fu uno dei suoi maestri. Egli scrisse
diversi saggi su questo problema e sull'emancipazione della donna in
generale;
in particolare “il
pettegolezzo è qualcosa di spaventoso”, che criticava le ingiuste
calunnie contro le donne impegnate nelle ar ti sceniche e gli
attacchi della stampa misogina.
A metà degli anni 30 Mao
e l'Esercito Rosso intrapresero la Lunga Marcia, Chiang Ching era
spesso impegnata, per sopravvivere, in riprese cinematografiche e
potè constatare che le produzioni erano ancora completamente
dominate da Hollywood, ad eccezione di pochi film democratici.
Scrisse anche alcuni articoli sulla rivista di sinistra
Illustrazione. Quando la stampa diffuse la falsa notizia del suo
rapimento ( per spingerla al suicidio), denunciò questa minaccia
personale in un articolo dal titolo”La mia lettera aperta”,
pubblicato in un periodico di Shangai, Chiang Ching si recò al nord,
nei quartieri dell' VIII Corpo dell'Esercito del PCC nel Sian, dove
lei e molti altri giovani radicali accorrevano per unirsi alle truppe
dell'Esercito Rosso nello Yenan, dopo un viaggio di circa 500 Km
attraverso le montagne.
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