Ivrea, 14 feriti per il rogo con esplosione nella fabbrica di vernici attigua all'ex Olivetti
Quattordici feriti, la maggior parte soccorritori. E’ il bilancio del maxi incendio che ieri sera ha distrutto i capannoni di una fabbrica di vernici a Scarmagno. I più gravi sono due vigili del fuoco, trasportati in elicottero all’ospedale Cto. Il caposquadra, 54 anni, ha riportato ustioni di terzo grado sul volto e sul torace, circa il sette per cento del corpo. Si è fratturato anche una caviglia, ma anche se le sue condizioni sono serie non è in pericolo di vita e, malgrado la fiammata al viso, non rischia la vista. Meno gravi tutti gli altri vigili del fuoco: sono in tutto sette e sono rimasti ustionati nel tentativo
di domare l’incendio; uno di loro, anche lui portato a Torino, è stato dimesso all'aba con un profondo taglio al capo; gli altri cinque, medicati a Ivrea, guariranno in un periodo dai 10 ai 40 giorni. Erano già vicini alla fabbrica Darkem di via Maserano quando ci sono state le prime esplosioni causate, forse dallo scoppio di bombole di gas.
Tra i soccorritori feriti ci sono anche due poliziotti e due carabinieri. Un militare si è lussato una spalla salvando un bambino da una delle case coinvolte nell’esplosione, l’altro è rimasto intossicato. Hanno respirato il fumo, misto alle sostanze chimiche prodotte nella fabbrica di vernici, anche i due poliziotti Gli altri tre feriti sono residenti: sono stati colpiti dall’onda d’urto dell’esplosione, che è stata avvertita anche a una decina di chilometri di distanza, o si sono fatti male tentando di fuggire.
Decine di mezzi si sono dati il cambio per tutta la notte per domare l’enorme rogo che ha distrutto completamente in capannoni della fabbrica poco distante dall’ex complesso Olivetti. Questa mattina il fuoco sembra ormai spento ma le squadre lavoreranno ancora a lungo per verificare che non ci siano focolai rimasti attivi sotto le macerie. Sul posto anche l’Arpa, per verificare la qualità dell’aria, la polizia e i carabinieri”...Oggi a Scarmagno le scuole restano chiuse. lo ha deciso il sindaco dopo essersi consultato con i tecnici dell'Arpa che anche oggi continueranno i test sulla qualità dell'aria per verificare i valori di inquinamento delle sostanze sprigionate dall'incendio. Il monitoraggio serve a rilevare nell'aria l'eventuale presenza di sostanze tossiche, sviluppatesi dalla combustione, sia nelle immediate vicinanze, sia in prossimità delle abitazioni più vicine, come monossido di carbonio, acidi e sostanze organiche volatili. I valori, rileva una nota di Arpa, sono stati sempre inferiori o prossimi al limite di rilevablità per tutti parametri. Il parametro con valori più oscillanti ha riguardato le sostanze organiche volatili, tipiche delle combustioni. I valori non hanno mai evidenziato rischi per la popolazione
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