Loi « Travail » : una scintilla può mettere a fuoco la prateria!
I media ci annunciavano una “perdita di velocità” del
movimento contro la legge sul lavoro. In realtà, quello che vi è stato è il cambiamento di tattica per estendere il movimento.
Dopo la grande manifestazione del 31 marzo, la base del
movimento ha spinto per azioni di blocco e occupazione al fine di sviluppare lo
sciopero. Vi sono stati molti scontri all'interno delle organizzazioni sindacali, tra una base
decisa a non lasciarsi trascinare in marce che da sole sono inutili, e quei dirigenti timidi che obbediscono alla pressione delle prefetture (e dunque
della polizia) pur di preservare il loro posto.
Con il 49.3, il rapporto di forze ha cominciato a cambiare e
hanno avuto inizio le prime grandi azioni.
Si è poi visto ovunque in Francia, in varie forme, svilupparsi l'unità alla base. tra diverse categorie: trasporti, industria, costruzioni, ferrovieri, educazione, studenti, contadini , disoccupati/disoccupate e precari, etc. la base di diversi sindacati, organizzazioni e partiti si ritrova unita nelle forme di lotte e di blocco per sviluppare lo sciopero. Ci sono così picchetti comuni tra la base sindacale,Nuit Debord antifascisti rivoluzionari e diverse organizzazioni
Si è poi visto ovunque in Francia, in varie forme, svilupparsi l'unità alla base. tra diverse categorie: trasporti, industria, costruzioni, ferrovieri, educazione, studenti, contadini , disoccupati/disoccupate e precari, etc. la base di diversi sindacati, organizzazioni e partiti si ritrova unita nelle forme di lotte e di blocco per sviluppare lo sciopero. Ci sono così picchetti comuni tra la base sindacale,Nuit Debord antifascisti rivoluzionari e diverse organizzazioni
Questo non cancella le contraddizioni tra le varie forze soprattutto tra i rivoluzionari e riformisti.. Ma la cosa essenziale è che esse vivono nella pratica dei comitati di base tra sindacalizzati e non sindacalizzati Questi comitati esistono infatti nella
lotta e stringono legami che rafforzano una pratica comune. Sono state aperte
brecce nelle strutture sindacali, per cui è quasi una situazione di doppio
potere, con la base militante determinata e combattiva che rifiuta i dirigenti
“casseuers” che rompono lo sciopero e il blocco. Si tratta di una situazione
complessa che assume forme molto diverse in luoghi diversi. Ma ciò che è comune
in tutto il paese, è l'unità alla base che sta crescendo e la lotta contro tutti
coloro che nel movimento preparano la sconfitta dall'inizio.
Questa dinamica sembra difficile da fermare. In tutte le
azioni di blocco, vediamo che la stragrande maggioranza della popolazione
sostiene il movimento e lo incoraggia. Questi blocchi hanno permesso lo
sciopero in alcune imprese (alcuni esempi di 100% di scioperanti!). E ciò il
potere borghese lo capisce bene. Sui media, i loro capi parlano con l'arroganza della
paura; nelle assemblee, i compagni parlano con la determinazione dell’orgoglio
operaio.
I loro tentativi di divisione (tra ‘casseurs’, "teppisti" e
"manifestanti responsabili") non funzionano nei picchetti. Le contraddizioni
esistono, ma sono secondarie. E la repressione unisce e rafforza più che rompere
il movimento. Un esempio tra gli altri:
c'erano per lo meno 600 persone davanti
al tribunale di Clermont-Ferrand a sostenere Antoine, militante della cellula
antifascista rivoluzionaria d’Auvergne e sindacalista della CGT incarcerato per
1 mese (ed uscito libero dal processo).
La lotta non è finita e le manovre di divisione
continuano, da un lato da parte del governo attraverso i suoi cani da guardia e
dall'altra da parte dei dirigenti sindacali collaborazionisti. Saremo in grado di superare questo
spingendo ad un livello ancora più alto l'unità alla base che sta crescendo,
sistematizzando le pratiche di blocco per estendere lo sciopero,
rafforzando la coscienza politica rivoluzionaria nei picchetti, estendendo il
coinvolgimento del movimento di massa.
Il passo successivo è quello di amplificare ancora di più i
numerosi scioperi e i molti blocchi per preparare una marea rossa a Parigi il 14
giugno.
Di fronte alla forza della classe operaia e le masse in movimento, il
governo non resisterà molto.
Sviluppiamo l'unità alla base!
Sciopero, blocco, occupazione fino al ritiro!
Rafforziamo la dinamica rivoluzionaria nel
movimento!
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