Definendo le uccisioni "spietate" in vari scontri da gennaio, Srinavasan, portavoce
dell’Ufficio sub-zonale occidentale del Comitato Speciale di Zona del
Dandakaranya del PCI maoista, ha detto in una nota stampa che i "sicari assassini" del governo
Modi “induista, fascista, braminico" hanno mostrato una "crudeltà medievale"
nell’uccidere le compagne "audaci rivoluzionarie", e ha proclamato uno
sciopero totale (bandh) per il 31 maggio.
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http://indianexpress.com/article/cities/mumbai/killing-of-women-naxals-maoists-call-gadchiroli-bandh-on-may-31-2821189/#sthash.fClTiRQM.dpuf
Written by Vivek Deshpande
| Nagpur |
Published:May 27, 2016 3:51 am
Le cinque donne Naxalite sono state uccise in diversi scontri sono
Rajita Usendi, Minko Naroti, Aarti Pudo, Nirmala Dumma e Sarita Kowasi.
"Rajita, membro del comitato divisionale del PCI (Maoista), era arrivata al villaggio di Hurrekasa nella prefettura di Dhanora insieme con una compagna dopo essere andata via dal suo villaggio in seguito ad uno scontro a fuoco con la polizia vicino al villaggio di Mahawada il 4 maggio. Attraverso i propri informatori, la polizia è venuta a conoscenza della sua presenza a Hurrekasa. Così gli uomini della polizia sono arrivati al villaggio, hanno bloccato la casa dove lei si trovava, ma la coraggiosa compagna Rajita ha combattuto fino all'ultimo proiettile del suo fucile AK-47", ha detto Srinavasan, aggiungendo: “Il commando C-60 ha poi brutalmente bombardato la casa facendo morire carbonizzata Rajita."
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"Rajita, membro del comitato divisionale del PCI (Maoista), era arrivata al villaggio di Hurrekasa nella prefettura di Dhanora insieme con una compagna dopo essere andata via dal suo villaggio in seguito ad uno scontro a fuoco con la polizia vicino al villaggio di Mahawada il 4 maggio. Attraverso i propri informatori, la polizia è venuta a conoscenza della sua presenza a Hurrekasa. Così gli uomini della polizia sono arrivati al villaggio, hanno bloccato la casa dove lei si trovava, ma la coraggiosa compagna Rajita ha combattuto fino all'ultimo proiettile del suo fucile AK-47", ha detto Srinavasan, aggiungendo: “Il commando C-60 ha poi brutalmente bombardato la casa facendo morire carbonizzata Rajita."
Written by Vivek Deshpande
| Nagpur |
Published:May 27, 2016 3:51 am
Srinavasan ha poi anche reso un caloroso omaggio alla "lotta"
portata avanti dalle altre "donne martiri". Un uomo che ha detto di chiamarsi
Waghuram Usendi e fratello di Rajita ha detto a The Indian Express, "La polizia
ha lasciato bruciare mia sorella, quando potevano ucciderla con un proiettile. È
giusto fare questo? "
Il sovrintendente di polizia Sandip Patil ha detto: "Abbiamo
spiegato tutto in precedenza. I nostri uomini che hanno raggiunto il villaggio
nella notte del 9 maggio hanno cercato di convincerla a cedere inviando il
poliziotto del villaggio Patil presso la casa di proprietà di Yamunabai Parse,
dove si era rintanata. Ma lei ha rifiutato di accettare l'offerta. E questo è
andato avanti per più di tre ore.
Non avremmo potuto prendere d'assalto la casa per catturarla
viva dato che anche lei sparava con il suo fucile AK-47. Così, infine, i nostri
uomini hanno usato un lanciagranate sparando una bomba dentro casa per
ucciderla."