- Scritto da Clash City Workers
Nelle
ultime ore sindacati e giornali hanno parlato dell'accordo raggiunto
per la vertenza Almaviva. Ne hanno parlato in termini entusiastici,
come una vittoria.
Noi abbiamo provato a capire coi i lavoratori se
sia davvero una vittoria e qui proviamo a darne conto.
Accordo di Dicembre 2015 |
Accordo bocciato con il referendum |
Nuovo accordo proposto |
Nostro commento |
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Contratti di solidarietà per: Rende 3% Catania 7% Milano 13% Napoli 35% Palermo e Roma 45% |
Contratto di solidarietà applicato nelle sedi aziendali
oggetto di dichiarazione di esubero: Napoli 35% Roma e Palermo 45% |
Dov'è l'equa ripartizione della solidarietà? Se scompare da Rende Catania e Milano, allora gli esuberi non ci sono più? ESUBERI BALLERINI, CRISI FINTA! |
|
Pianificazione solidarietà mensile |
Pianificazione solidarietà mensile con rimodulazione
quindicinale |
Pianificazione solidarietà quindicinale. |
Nessun commento: vogliamo farci quattro risate a
sentire come I SINDACATI FIRMATARI commenteranno questo punto! |
Modifiche all’orario di lavoro devono essere comunicate
almeno 24 ore prima ( CD revoca solidarietà) non più di due
rifiuti a trimestre. |
Resta uguale |
Resta uguale |
|
Riconversione e interventi formativi mirati anche di
durata inferiore alla giornata per max due giorni al mese |
Nessun accenno |
Riconversione e interventi formativi mirati anche di durata
inferiore alla giornata per max due giorni al mese senza preavviso |
Hanno esplicitato che, anche se ti comunicano la
formazione un'ora prima, non puoi rifiutarti, perché non sono
obbligati al preavviso! |
6 mesi di contratti di solidarietà |
6 mesi di contratti di solidarietà 12 mesi di ulteriore
integrazione salariale (Cassa Integrazione). Disponibilità a
Ridurre il ricorso alla CIGS del 5% a trimestre, fino al 20%, se
arrivano nuovi volumi |
Fumo negli occhi! Il ricorso alla CIGS era già previsto dal DL 148/2015, con tanto di relativi fondi, e la Bellanova lo aveva già ribadito, quindi NON C'è ALCUNA CONQUISTA DA PARTE SINDACALE! |
Questo
è una schema semplificato, sicuramente è una rielaborazione veloce,
ma alcune cose sono chiarissime:
- come già scritto nella bozza di accordo: “L’accordo non risolve i problemi strutturali del settore che sono stati sollevati dalle lavoratrici e dai lavoratori Almaviva”.
- Il criterio di utilizzo dei CDS è legato alla sede aziendale e non alla commessa. Almaviva 3 mesi fa ha deciso che le sedi di Roma, Napoli e Palermo dovevano essere chiuse; ora, anche se non è riuscita a mandare in strada 3000 lavoratori come avrebbe voluto, può finalmente sfruttare i finanziamenti pubblici per metterli a fare qualcosa ma non a sue spese.
- Il ricatto a cui sono sottoposti i lavoratori è fortissimo: o vi licenzio oppure dovete stare alle mie regole ed ai miei orari. Massima flessibilità di turni di lavoro: lavorate quando ci sono chiamate, state a fare finti corsi di formazione quando invece non mi servite.
C'è,
poi, un'apertura (punto 5 del verbale di accordo) verso
l'introduzione di forme di controllo da remoto, spacciate per
“gestione qualità”. Ancora
non l'hanno scritto da nessuna parte, ma anche grazie ad uno dei
decreti del jobsact possono farlo molto facilmente.
Inoltre
non possiamo non notare come, di fronte all'arrendevolezza sindacale
(o peggio: tra scioperi indetti e revocati e pullman riservati ai
soli iscritti le nostre sigle meritano il premio “boicottaggio
lotte” 2016!), l'azienda ha cacciato la testa fuori dal sacco ed è
intenzionata a far capire da subito “il nuovo clima” interno:
- Contestazioni immotivate a diversi lavoratori durante la vertenza;
- comunicati aziendali che alludono a persone poco affidabili che si “annidano” in azienda (sono serpenti?);
- guardie giurate che ti controllano sistematicamente all'ingresso;
- richieste illegittime di astensione dal lavoro (inviti a controllare goacs mandati con sms meno di dodici ore prima del turno!)
Insomma,
se qualcuno, tra azienda e sindacati, pensa che ora ce ne torniamo
buoni buoni alle nostre cuffiette, sta proprio sognando ad occhi
aperti: fino alla fine faremo battaglia perché questo accordo non
passi, e dopo continueremo a non chinare la testa di fronte ad ogni
abuso!
I
POSTI DI LAVORO NON SI TOCCANO E LA DIGNITA' NON SI COMPRA!
ALMAVIVA
NAPOLI – DECIDIAMO NOI!
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