A Predappio il museo del fascismo con i soldi del governo. Il progetto in mano a Luca Lotti
Il governo finanzierà un museo del fascismo a Predappio, a pochi metri dalla casa dove nacque il Duce.
Il dossier è nelle mani del sottosegretario Luca Lotti: due settimane fa - lontano dai riflettori - è andato di persona a controllare il palazzo sorto nel Ventennio e ha assicurato che il governo troverà i fondi che ancora mancano (due milioni di euro, pari al 40 per cento dei costi di realizzazione). Probabilmente tramite il Cipe: procedura snella e tempi rapidi.
Il museo sorgerà nell'ex Casa del Fascio, che dovrà essere restaurata e recuperata. In totale servono 5 milioni di euro, ma Palazzo Chigi non intende sborsare l'intera cifra. Nel Pd nessuno pensa di celebrare il fascismo e difatti la costruzione viene indicata come "museo del Novecento".
Il progetto ha la benedizione del sindaco di Predappio, che da tempo vuole recuperare l'edificio abbandonato.
"Vogliamo liberarci dagli aspetti ideologici e mettere al primo posto la storia» dice Carlo Giunchi, consulente del sindaco che da anni lavora a questo «grande centro di documentazione». Perché per l’amministrazione è ancora difficile parlare di "museo". Eppure di questo si tratterà, anche se in una forma moderna e interattiva, "non sarà una mera raccolta di cimeli". Giunchi è appena tornato da Monaco, dove un anno fa ha aperto il primo museo dedicato al nazismo. L’idea è di replicare una cosa simile anche nel paese di Mussolini.
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