Il 22 Febbraio contestiamo la
Giannini a Milano! – Assemblea Cittadina
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E’ SFRUTTAMENTO
Contestiamo il ministro Giannini.
Lunedi 22 Febbraio il Ministro dell’Istruzione
Giannini sarà a Milano per partecipare ad un convegno promosso da Assolombarda
Confindustria Milano Monza e Brianza insieme all’Università Statale ed
all’ufficio Scolastico Regionale dal nome: “Sapere e fare: insieme è
possibile”.
Gli organizzatori con la compagnia del ministro presenteranno “modelli e risultati” dei progetti di alternanza studio-lavoro realizzati con le scuole per proporre la Lombardia come esempio dove la legge 107 è stata applicata con successo. Sappiamo bene di quali modelli e risultati si vuole parlare.
Proprio in queste settimane nella maggior parte dei licei e degli istituti tecnici milanesi stiamo discutendo nei consigli di istituto i progetti di alternanza scuola-lavoro. Da una parte vi è il lavoro di
boicottaggio da parte di studenti e professori che in ogni modo provano a contrastarne l’approvazione e dall’altra vi è il tentativo, da parte di alcuni presidi, di cercare di far approvare la proposta bypassando il Consiglio d’istituto o addirittura intimando l’applicazione di misure disciplinari nei confronti di chi si oppone. Stiamo parlando di 200/400 ore (200 nei licei e 400 negli istituti tecnici ) obbligatorie di lavoro non retribuito. Se consideriamo che in Italia sono circa 8 milioni gli studenti coinvolti ogni anno, l’ammontare delle ore che grazie alla “Buona Scuola” vengono arbitrariamente sottratte dalle vite delle giovani generazioni ammonta a circa 500 milioni.
Gli organizzatori con la compagnia del ministro presenteranno “modelli e risultati” dei progetti di alternanza studio-lavoro realizzati con le scuole per proporre la Lombardia come esempio dove la legge 107 è stata applicata con successo. Sappiamo bene di quali modelli e risultati si vuole parlare.
Proprio in queste settimane nella maggior parte dei licei e degli istituti tecnici milanesi stiamo discutendo nei consigli di istituto i progetti di alternanza scuola-lavoro. Da una parte vi è il lavoro di
boicottaggio da parte di studenti e professori che in ogni modo provano a contrastarne l’approvazione e dall’altra vi è il tentativo, da parte di alcuni presidi, di cercare di far approvare la proposta bypassando il Consiglio d’istituto o addirittura intimando l’applicazione di misure disciplinari nei confronti di chi si oppone. Stiamo parlando di 200/400 ore (200 nei licei e 400 negli istituti tecnici ) obbligatorie di lavoro non retribuito. Se consideriamo che in Italia sono circa 8 milioni gli studenti coinvolti ogni anno, l’ammontare delle ore che grazie alla “Buona Scuola” vengono arbitrariamente sottratte dalle vite delle giovani generazioni ammonta a circa 500 milioni.
In questa prima fase attuativa della riforma la scelta delle attività che effettivamente gli studenti dovranno portare avanti in tutto questo tempo viene demandata ad un organizzazione interna dei singoli istituti. Nonostante in alcuni casi, su iniziativa di alcuni professori, si sono fatte coincidere queste ore con attività che hanno un reale ruolo formativo per gli studenti, nella maggioranza dei casi gli studenti vengono obbligati, pena la non ammissione all’esame di stato, a compiere dei veri e propri lavori che nulla hanno a che fare con i loro percorsi di studi. Un esempio sono gli studenti dei licei artistici che vengono portati a teatro o al cinema per fare gratuitamente il controllo dei biglietti o gli studenti degli alberghieri che vengono costretti a lavorare in grandi catene di Hotel. Chi ci guadagna? I privati e i potenti. I privati perché ottengono la manodopera gratis e i potenti perché forgiano futuri lavoratori abituati allo sfruttamento. Questa macchina dello sfruttamento giovanile non è però una novità della legge 107; la più grande sperimentazione del lavoro gratuito è stata fatta in Lombardia e nel resto di Italia con la campagna volontari per Expo2015 in cui è stato chiesto a 18.500 studenti di lavorare gratis. Già allora ci siamo opposti a questo scempio al grido di “Io non lavoro gratis per Expo!”. Oggi dopo l’approvazione della legge e dopo le successive mobilitazioni studentesche del 9 0ttobre e del 13 Novembre la nostra responsabilità è ancora più grande: lo sfruttamento di massa della nostra generazione non può passare nel silenzio. Per questo vogliamo costruire una grande contestazione a questo convegno dimostrando che gli studenti e i professori rifiutano lo sfruttamento dell’alternanza scuola-lavoro, per dimostrare che non c’è nessuna “buona pratica” lombarda da esportare in altre regioni d’Italia. Siamo la generazione degli studenti sfruttati, siamo i sindacati conflittuali e i lavoratori della scuola che si oppongono a tale sfruttamento. Il 22 Febbraio non siamo stati invitati da Confindustria alla conferenza “Sapere e fare” in cui si parlerà del nostro futuro. Hanno fatto male i conti. Il 22 Febbraio saremo lì davanti a contestare il Ministro Giannini a Milano.#laBuonaScuolaSiamoNoi
Per cominciare ad organizzarci invitiamo tutti i
soggetti ed i collettivi studenteschi di Milano e tutti i soggetti e sindacati
dei lavoratori della scuola a partecipare lunedì 15 Febbraio ad un Assemblea
pubblica alle ore 17.30 al CSOA Lambretta per organizzare tutti insieme una
grande contestazione al Ministro dell’istruzione e alla sua propaganda.
elenco adesioni in aggiornamento:
ACT Milano
C.A.S.C. Lambrate:
-Collettivo Autonomo Donatelli
-Collettivo Autonomo Virgilio
-Collettivo Carducci
-Collettivo Manzoni Antagonista
-Collettivo Hajech
-Collettivo Pascal
Coordinamento 3 Ottobre
C.U.B. ( Confederazione Unitaria di Base )
Rete Studenti Milano
Unione degli Studenti Milamo
U.S.B. Scuola Milano
Nessun commento:
Posta un commento