martedì 16 febbraio 2016

pc 16 febbraio - La marcia delle donne arriva a Milano, tra le donne immigrate! Verso un nuovo sciopero delle donne

(da MFPR Milano)
"Con una assemblea, fortemente voluta dalle compagne dello storico centro sociale Micene di Milano, è iniziata, nel cuore del quartiere proletario di S. Siro, la tappa della marcia delle donne al Nord.
Dopo una breve presentazione che ha legato il seminario/celebrazione per il 20° anniversario dell’ mfpr, lo storico primo sciopero delle donne in questo paese, con la necessità di dar vita, oggi, a un nuovo sciopero delle donne - necessità emersa anche dagli interventi - il centro dell'assemblea è stata la condizione delle donne, oggi, nel nostro paese. 
Il racconto, vivo ed esemplificativo della condizione di tante donne proletarie, della compagna che, da sola, ha dovuto crescere i figli, con le istituzioni che, invece di offrire supporto con servizi, strutture, si sono mostrate col volto della più brutale oppressione e repressione, sottraendole i figli perché, quando lei era al lavoro, rimanevano in casa da soli. La sua dura lotta per riaverli con sé. L’orgoglio e la fierezza di saper fare il proprio lavoro e come, ciò, possa essere fonte di consapevolezza e capacità di battersi sul posto di lavoro. Orgoglio e consapevolezza che le ha permesso di imporre gli orari di lavoro più idonei per poter curare i figli. Poi, gli anni di stalking subiti dal suo ex, e, anche qui, una dura lotta, anche contro il fatto, come spesso accade, che sono le donne ad essere messe sotto accusa dalle istituzioni.
Le donne delle coop che dovrebbero pulirsi da sè i bagni sul posto di lavoro “perché tanto siete donne ed abituate a pulirli”, oltre ad avere salari più bassi, turni massacranti, diritti negati.
Una compagna ha raccontato che ogni sabato un suo vicino batte la moglie, quando ha bussato per chiedere cosa stesse succedendo, l’uomo risponde che la moglie "aveva sentito il figlio lontano e per questo stava piangendo...".

Poi il racconto dello scontro continuo delle donne immigrate nel quartiere contro i tentativi di sgomberi delle case occupate per necessità. Ma anche la difficoltà, l’isolamento in più delle donne migranti che non parlano l’italiano,perchè hanno meno possibilità di parlarlo, trovare riferimenti fuori dagli ambiti ristretti della famiglia, famiglia spesso alle prese con i tanti problemi degli immigrati: diritto al lavoro e sul lavoro, la casa, il permesso di soggiorno…

Ma anche di altro e di bello si è parlato nell'assemblea. Del clima di solidarietà proletaria che vive nel centro sociale; per cui è normale che la mamma che deve andare al lavoro lasci il figlio al centro. La preparazione della festa di carnevale per i bambini del quartiere.
La normalità per cui si smonta dal lavoro e si va a un’assemblea con gli abiti da lavoro, ma anche che il proprio compagno si occupi della cura dei figli per permettere alla compagna di partecipare.

Non è mancata, inoltre, la dovuta commemorazione, il saluto alle compagne, donne in India, Palestina, Turchia, ma anche nei paesi imperialisti, compresa l’ Italia, che combattono contro l’oppressione e subiscono carcere, orrende torture sino alla morte.

Con le compagne abbiamo convenuto che è necessaria una "rete delle donne", operaie, lavoratrici  in lotta per difendere e migliorare le condizioni di vita, perché isolate si perde, perché è necessaria la solidarietà e il sostegno e che questo sciopero è necessario e nei prossimi giorni definiremo con quale iniziativa caratterizzarlo.
Come anche continuerà nei prossimi giorni la tappa al Nord della marcia delle donne.

“NON AVEVO MAI SENTITO PARLARE DI TANTE DELLE COSE CHE HO SENTITO OGGI”, ha detto alla fine una giovane donna immigrata.

“IO CONOSCO TANTE DELLE COSE DI CUI OGGI SI E’ PARLATO E SONO CONVINTA CHE LO SCIOPERO DELLE DONNE E’ QUELLO CHE SERVE, OGGI”, ha detto una compagna.
Ha particolarmente colpito, quasi emozionato il libro “Una marcia in più” che raccoglie venti anni di azioni, interventi dell' mfpr

Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario - Milano

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