Sugli attentati stragisti in Francia
L''imperialismo, e quello francese con un ruolo di prima fila, ha seminato vento nel mondo e ora raccoglie tempesta, ha seminato la guerra e il terrore e ora la guerra torna a casa.
(14 Novembre 2015)
Gli imperialisti hanno creato e sostenuto l'ISIS contro
i popoli e contro chi frapponeva ostacoli ai loro interessi, profitti,
petrolio, controllo geopolitico delle aree strategiche del mondo e ora
l'ISIS gli rivolge contro con barbari attentati stragisti.
L'imperialismo e ora quello francese agli attacchi terroristici risponde nel peggior dei modi, con lo stato di emergenza, la dittatura politico-militar-poliziesca aperta che colpisce proletari e masse innanzitutto e le libertà democratiche nel paese per conto dei padroni e della reazione.
L'imperialismo francese chiude le frontiere, scatenando la xenofobia e il razzismo antimmigrati,
l'imperialismo indica di fatto nelle banlieues, cioè nei quartieri popolari, negli strati poveri di Parigi, il luogo 'dei terroristi', quando sono i proletari e i poveri che sono sottoposti da sempre alla repressione, povertà, emarginazione, oppressione sociale, dicriminazione religiosa e allo sciovinismo e razzismo nazionalista,
L'imperialismo e il governo ignobile corrotto e antipopolare di Hollande chiama all'unità nazionale a difesa degli interessi della borghesia imperialista francese, intorno al sistema e all'economia nazionale, per sopprimere e soffocare la lotta di classe,che invece i proletari, gli sfruttati e le masse popolari hanno necessità di fare e intensificare per difendere le loro condizioni di vita e di lavoro, le loro libertà e speranze di un futuro migliore.
I comunisti autentici, i comunisti marxisti-leninisti-maoisti, i rivoluzionari , i proletari d'avanguardia, le realtà della opposizione democratica, antifascista, antirazzista e antimperialista, gli organismi della lotta operaia e popolare, nell'esprimere il proprio dolore solidale per la morte di tanti innocenti, non possono non schierarsi chiaramente per dire:
NO alla guerra imperialista e interimperialista, No alle guerre reazionarie in Siria come in Libia, in Kurdistan come in Irak e in tutto il Medioriente
No al sostegno ai regimi reazionari da Israele, all'Egitto dalla Turchia di Erdogan, alle monarchie del golfo, a tutti i governi reazionari nel mondo arabo e Medioriente - No alle forze della reazione feudale filoimperialista di ISIS ecc
SI al sostegno alle masse in lotta dalla Palestina al Kurdistan, dalla Turchia alla Libia , dall'Irak al Maghreb e alle forze antimperialiste e antifeudali in tutto il mediooriente, che combattono realmente l'Isis sul campo e sono gli unici in grado di sconfiggerlo.
SI alla via dell'autentica liberazione dei popoli, espressa dalla guerra di popolo antimperialista, per nuovi stati e società di nuova democrazia in tutta l'area.
NO allo stato d'emergenza,No alla caccia alla caccia alle streghe antipopolare e antislamica,
No alla chiusura delle frontiere, No alla xenofobia, si all'accoglienza e libertà di circolazione per le masse di migranti che fuggono dalla guerra e dalla miseria
NO all'Unità nazionale intorno alle classi dominanti, ai padroni e grande finanza che scaricano la crisi sui proletari e i popoli, intorno ai ricchi e strati privilegiati delle metropoli imperialiste, per l'unità proletaria e popolare contro i governi dei padroni, per il cambiamento sociale e politico in favore delle masse popolari.
14 novembre 2015
L'imperialismo e ora quello francese agli attacchi terroristici risponde nel peggior dei modi, con lo stato di emergenza, la dittatura politico-militar-poliziesca aperta che colpisce proletari e masse innanzitutto e le libertà democratiche nel paese per conto dei padroni e della reazione.
L'imperialismo francese chiude le frontiere, scatenando la xenofobia e il razzismo antimmigrati,
l'imperialismo indica di fatto nelle banlieues, cioè nei quartieri popolari, negli strati poveri di Parigi, il luogo 'dei terroristi', quando sono i proletari e i poveri che sono sottoposti da sempre alla repressione, povertà, emarginazione, oppressione sociale, dicriminazione religiosa e allo sciovinismo e razzismo nazionalista,
L'imperialismo e il governo ignobile corrotto e antipopolare di Hollande chiama all'unità nazionale a difesa degli interessi della borghesia imperialista francese, intorno al sistema e all'economia nazionale, per sopprimere e soffocare la lotta di classe,che invece i proletari, gli sfruttati e le masse popolari hanno necessità di fare e intensificare per difendere le loro condizioni di vita e di lavoro, le loro libertà e speranze di un futuro migliore.
I comunisti autentici, i comunisti marxisti-leninisti-maoisti, i rivoluzionari , i proletari d'avanguardia, le realtà della opposizione democratica, antifascista, antirazzista e antimperialista, gli organismi della lotta operaia e popolare, nell'esprimere il proprio dolore solidale per la morte di tanti innocenti, non possono non schierarsi chiaramente per dire:
NO alla guerra imperialista e interimperialista, No alle guerre reazionarie in Siria come in Libia, in Kurdistan come in Irak e in tutto il Medioriente
No al sostegno ai regimi reazionari da Israele, all'Egitto dalla Turchia di Erdogan, alle monarchie del golfo, a tutti i governi reazionari nel mondo arabo e Medioriente - No alle forze della reazione feudale filoimperialista di ISIS ecc
SI al sostegno alle masse in lotta dalla Palestina al Kurdistan, dalla Turchia alla Libia , dall'Irak al Maghreb e alle forze antimperialiste e antifeudali in tutto il mediooriente, che combattono realmente l'Isis sul campo e sono gli unici in grado di sconfiggerlo.
SI alla via dell'autentica liberazione dei popoli, espressa dalla guerra di popolo antimperialista, per nuovi stati e società di nuova democrazia in tutta l'area.
NO allo stato d'emergenza,No alla caccia alla caccia alle streghe antipopolare e antislamica,
No alla chiusura delle frontiere, No alla xenofobia, si all'accoglienza e libertà di circolazione per le masse di migranti che fuggono dalla guerra e dalla miseria
NO all'Unità nazionale intorno alle classi dominanti, ai padroni e grande finanza che scaricano la crisi sui proletari e i popoli, intorno ai ricchi e strati privilegiati delle metropoli imperialiste, per l'unità proletaria e popolare contro i governi dei padroni, per il cambiamento sociale e politico in favore delle masse popolari.
14 novembre 2015
Proletari comunisti - PCm Italia
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