IN NOME DEL PROFITTO SI ESPORTANO ARMI E SI FA CARTA STRACCIA DELLE LEGGI
20 novembre 2015 - Pinotti: "Inviamo armi in Medio Oriente nel rispetto della legge''
A margine di un convegno sulla difesa a Roma, l'ad di Finmeccanica Mauro Moretti risponde alle polemiche sulla vendita di armamenti e i commerci dell'Italia con Paesi come Arabia Saudita, Kuwait, Qatar, dal cui interno provengono - secondo molti analisti - finanziamenti e supporto all'Is. Dal palco, il ministro della Difesa Pinotti sottolinea che: "All'interno dei Paesi Arabi ci sono fondazioni private che finanziano i terroristi e vanno estirpate, ma dire di non fare più affari con quei Paesi è come dire che non bisognava più avere rapporti con l'Italia perchè c'era la mafia". Pinotti poi definisce "regolari" le recenti spedizioni e da Cagliari verso l'Arabia Saudita di carichi di bombe assemblate in Italia, nonostante le evidenze che ordigni dello stesso tipo siano stati usati dai sauditi nei bombardamenti dello Yemen. Parole quelle del ministro "inaccettabili" secondo Amnesty International e Rete Italiana Disarmo che spiegano: "La legge sull'export delle armi vieta espressamente le esportazioni di tutti i materiali militari e loro componenti verso i Paesi in stato di conflitto armato e in contrasto con i principi dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite".
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