Ieri alle 21:30 a Via Caldieri, quartiere Vomero, si è consumata una grave aggressione ai danni di una studentessa liceale di 17 anni. Mentre tornava a casa per la strada semideserta, A. è stata fermata, con la scusa di un’indicazione, da un individuo sulla quarantina, da lei riconosciuto come appartenente all’organizzazione neofascista di Casa Pound, che già l’aveva importunata nei giorni precedenti. L’uomo stavolta l’ha afferrata, sbattuta con violenza contro il muro e poi le ha premuto un coltello contro la gola, minacciandola in vario modo, e cosa ancora peggiore, molestandola sessualmente.
La ragazza ha avuto modo di notare che subito dietro di lui c’erano altri tre individui che controllavano la strada, come se l’agguato fosse premeditato. Nonostante le fosse stato imposto di non urlare e la spinta del coltello fosse forte al punto di causare una lacerazione sulla pelle, la ragazza ha trovato la forza di gridare, attirando l’attenzione di un passante di mezza età che aveva già notato la scena. Solo i suoi forti richiami hanno messo fine all’aggressione, costringendo i quattro a dileguarsi rapidamente
Si tratta di un’aggressione gravissima e vile, messa in atto da
quattro uomini, di cui uno sicuramente adulto e armato, contro una
ragazza inerme, “colpevole” solo di essere, per i capelli e
l’abbigliamento, identificata come un’attivista dei collettivi
studenteschi. Un’aggressione sessista, volta a traumatizzate una giovane
donna. Un’aggressione riconducibile a Casa Pound, che nelle settimane
passate aveva promesso – addirittura con minacce sui social network –
“vendetta” contro i ragazzi dei collettivi che nel corso di
un’iniziativa di pulizia della zona antistante alla succursale del
Pansini, avevano “osato” stracciare degli striscioni inneggianti
all’odio e al razzismo.
Come studenti e amici della ragazza
pensiamo che quello che sia successo sia davvero senza precedenti.
Nonostante l’organizzazione sia nota per la sua violenza – che già nel
2009 causò diverse vittime fra gli studenti napoletani, nel 2011
accoltellamenti fuori l’università “Federico II”, e nel 2013
provvedimenti di custodia cautelare per banda armata, detenzione e porto
illegale di armi e materiale esplosivo –, questo atto segna un
ulteriore salto di qualità nell’attacco ai suoi “avversari politici”.
Un tentativo di intimidire nella maniera più schifosa possibile una
ragazza e i suoi compagni, identificati come nemici soltanto perché non
vogliono sentire parlare, ancora nel 2015, di fascismo, di odio verso i
più deboli, di negazione di libertà e di culto della violenza.
Come studenti vogliamo dire chiaro e forte che non ci faremo intimidire,
e che – a differenza dei fascisti, che agiscono nel buio, senza alcuna
dignità – risponderemo pubblicamente a ogni tentativo di mettere a
tacere le nostre voci critiche. Non ci faremo né fermare né rallentare
dalla loro presenza, che è sempre servita ad arrestare i processi di
trasformazione e di miglioramento della realtà.
Per questo
convochiamo una conferenza stampa ore 13:30 a Piazza Quattro Giornate,
per denunciare pubblicamente l’accaduto. Sarà presente la ragazza
aggredita, i suoi familiari e compagni di scuola, le sue insegnanti,
tutti i cittadini solidali. Chiediamo la massima diffusione e
partecipazione!
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