TARANTO
– L'esplosione è avvenuta alle 6.50, dieci minuti prima del cambio
turno. Un’improvvisa fiammata nell’impianto di Colata continua 1
dell’Ilva di Taranto ha generato uno scoppio con schizzi di acciaio
liquido ad altissima temperatura che per fortuna non hanno investito gli
operai al lavoro in quel momento. Si è sfiorata, dunque, l’ennesima
tragedia in fabbrica a meno di 24 ore di distanza dall’incidente nel
cantiere Aia del reparto Agglomerato, costato la vita a Cosimo Martucci,
49enne di
Massafra, dipendente della ditta d’appalto Pitrelli, travolto e ucciso da un grosso tubo d’acciaio durante le fasi di scarico di pezzi di carpenteria metallica della nuova condotta per l’aspirazione di fumi e polveri. La morte è sopraggiunta per le profonde lesioni al cranio.
In relazione all’incidente di oggi nel reparto Cco1, dove l'acciaio allo stato liquido viene versato in colata continua per ottenere le bramme che successivamente vengono laminate, l'azienda ha spiegato che "a causa di una reazione dell’acciaio in paniera si è verificato un principio di incendio". Sul posto sono state attivate le procedure di sicurezza e sono intervenuti i vigili del fuoco aziendali. L’area interessata è quella dell’Acciaieria 1, tra gli impianti dell’area a caldo sottoposti a sequestro il 26 luglio 2012 nell’ambito dell’inchiesta per disastro ambientale. "Per lo spavento – ha precisato l’Ilva - alcuni dipendenti sono stati accompagnati in infermeria e dopo gli accertamenti sono stati dimessi". In attesa degli interventi di ripristino nel reparto Cco 1, l’Acciaieria 1 è rimasta in marcia con la seconda colata continua (Cco5).
Questa mattina, alle 7, è terminato intanto lo sciopero dei dipendenti dell’Ilva e delle ditte dell’appalto proclamato dai sindacati. L’adesione è stata al di sotto delle aspettative. Ha incrociato le braccia il 23% della forza lavoro. In tutto 993 operai: 484 nel primo turno, 219 nel secondo, 190 nel terzo. Alcuni lavoratori hanno deciso di devolvere il corrispettivo di ore di ferie alla famiglia del collega deceduto.
Massafra, dipendente della ditta d’appalto Pitrelli, travolto e ucciso da un grosso tubo d’acciaio durante le fasi di scarico di pezzi di carpenteria metallica della nuova condotta per l’aspirazione di fumi e polveri. La morte è sopraggiunta per le profonde lesioni al cranio.
In relazione all’incidente di oggi nel reparto Cco1, dove l'acciaio allo stato liquido viene versato in colata continua per ottenere le bramme che successivamente vengono laminate, l'azienda ha spiegato che "a causa di una reazione dell’acciaio in paniera si è verificato un principio di incendio". Sul posto sono state attivate le procedure di sicurezza e sono intervenuti i vigili del fuoco aziendali. L’area interessata è quella dell’Acciaieria 1, tra gli impianti dell’area a caldo sottoposti a sequestro il 26 luglio 2012 nell’ambito dell’inchiesta per disastro ambientale. "Per lo spavento – ha precisato l’Ilva - alcuni dipendenti sono stati accompagnati in infermeria e dopo gli accertamenti sono stati dimessi". In attesa degli interventi di ripristino nel reparto Cco 1, l’Acciaieria 1 è rimasta in marcia con la seconda colata continua (Cco5).
Questa mattina, alle 7, è terminato intanto lo sciopero dei dipendenti dell’Ilva e delle ditte dell’appalto proclamato dai sindacati. L’adesione è stata al di sotto delle aspettative. Ha incrociato le braccia il 23% della forza lavoro. In tutto 993 operai: 484 nel primo turno, 219 nel secondo, 190 nel terzo. Alcuni lavoratori hanno deciso di devolvere il corrispettivo di ore di ferie alla famiglia del collega deceduto.
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