Dal seminario del
20° anniversario del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario
ALLE
“FORTUNATE” OPERAIE DI MELFI
....dalle vostre forti parole, abbiamo visto che
proprio le operaie possono essere il “tallone d'Achille” di
Marchionne. Questo padrone che violenta le vostre vite per i suoi
profitti, che non attacca solo le condizioni di lavoro, ma i vostri
corpi, le vostre famiglie, i vostri affetti, i vostri sogni, questo
padrone che appare forte, imbattibile, è però anche “un gigante
dai piedi di argilla”, che può “crollare” se gli operai si
ribellano e lottano. E in questo voi operaie che subite doppi
attacchi, come lavoratrici e come donne, potete essere la parte più
determinata, più combattiva.
Noi
in questi anni siamo venute a Melfi. Abbiamo fatto una bella
inchiesta
parlando direttamente con voi operaie davanti ai cancelli della Sata;
essa già mostrava che gli effetti del sistema Marchionne per le
donne sono doppiamente pesanti e generali, con danni sia fisici che
psichici, sia dentro che portati fuori la fabbrica; una importante
inchiesta perchè volevamo e vogliamo che siano le operaie a parlare
e ad imporre il punto di vista delle donne; l'abbiamo fatta conoscere
a livello nazionale con opuscoli, materiali.
Nell'8
marzo del 2011 siamo state ugualmente alla Sata, per dire a padroni e
a governo: "PROVATE VOI A STARE ALLA CATENA...”.
Nel
novembre 2013 abbiamo lanciato e realizzato lo “sciopero delle
donne”. Uno
sciopero nuovo, storico in Italia, che ha visto una grande
partecipazione, circa 20 mila lavoratrici, dalle fabbriche, ai
servizi, alle scuole, ecc. con una piattaforma che ha intrecciato
ragioni e bi/sogni di classe e di genere; questo sciopero delle donne
è stato anche una novità, una rottura di concezioni sbagliate,
maschiliste - presenti anche nel movimento sindacale e tra i nostri
compagni operai.
Voi
nel vostro racconto/denuncia dite:
“...
Quando si avvicina la pausa c'è il conto alla rovescia dei minuti...
e ci chiediamo cosa riusciamo a fare: andiamo al bagno, fumiamo o
mangiamo qualcosa?... I primi dieci giorni consecutivi di lavoro sono
stati devastanti, avevamo i polsi, i polpastrelli e e tutti i muscoli
indolenziti. I
due giorni di riposo li avremmo dedicati alle faccende di casa, in
teoria, ma la stanchezza era tanta e non siamo riuscite a fare
tutto... e qualche capo, sempre più spiritoso, ha suggerito di
mettere “un aiuto in casa”. Magari che si occupi anche dei nostri
affetti? No grazie!
Seguire
i bambini e aiutarli nei compiti è
un’altra impresa: durante il turno di pomeriggio non riusciamo
quasi a vederli, mentre con i turni di mattina e notte cerchiamo di
recuperare e di dare il massimo. A volte tentiamo di colmare
l’assenza facendo loro dei regali, oppure siamo eccessivamente
tolleranti, altre volte invece ci si arrabbia per poco o niente a
causa del nervosismo e della stanchezza. Sono molti i casi di coniugi
che si sono separati e lavorano in squadre diverse per far sì che
uno dei due sia a casa in assenza dell’altro, ma con la nuova
turnazione ci ritroviamo a fare anche due turni diversi nella stessa
settimana...”.
Cosa
c'è di più chiaro! Le donne sono colpite, non solo in alcuni
aspetti della loro vita, ma a 360° gradi!
Abbiamo non una ma mille catene da spezzare. E
per questo abbiamo doppie, tante ragioni per lottare,
alla Fca come in tutti i posti di lavoro, contro chi ci nega diritti,
salute, la stessa vita.
L'ASSEMBLEA
DEL SEMINARIO DEL 6 GIUGNO HA DECISO DI LANCIARE UN NUOVO, SECONDO
SCIOPERO DELLE DONNE. Che
la scintilla del 2013 cominci ad alimentare un incendio!
Un
nuovo sciopero delle donne, in cui la condizione di voi operaie di
Melfi, la vostra forte denuncia sia al centro, sia un riferimento e
un esempio della necessità che le donne operaie siano in prima fila
contro i padroni e il governo fascisti e maschilisti.
In
preparazione di questo sciopero, l'assemblea ha deciso di organizzare
una delegazione alla Sata di Melfi per costruire insieme a voi una
nuova piattaforma per lo sciopero delle donne..."
mfpr.naz@gmail.com
– blog femminismorivoluzionario
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