Apprendiamo che la Questura di Ragusa continua a notificare decreti di respingimento in frontiera alle persone che vengono soccorse in mare e poi condotte al porto di Pozzallo e identificate all’interno del CSPA, futuro hotspot.
Sabato scorso erano sbarcate 120 persone, di cui un gruppo di 38 è stato respinto e buttato fuori dal centro alle otto di sera di lunedì, ed un altro gruppo di 19 ha avuto la stessa sorte ieri sera. Si tratta di uomini provenienti da Gambia, Senegal, Nigeria, Madagascar, Isole Comore.
Le conseguenze dirette, oltre la violazione del diritto ad accedere alla protezione internazionale, sono l’ingrossamento del circuito dell’irregolarità e di conseguenza delle reti dei trafficanti. Altri fantasmi che anche volendo, non avrebbero i soldi per tornare nei propri paesi, che l’Italia non rimpatrierà mai, e che si trovano però senza averne minimamente capito il motivo, a vagare per strada, tagliati fuori dal sistema di accoglienza e nella più totale disperazione.
Borderline Sicilia
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