TAKE IT ISEE”: siamo diventati ricchi e non lo sapevamo!? MOBILITIAMOCI!
Un
nuovo anno è appena iniziato nella maggior parte degli atenei italiani.
In attesa della riforma del tessuto universitario, più volte soltanto
evocata da Renzi e dal ministro Giannini, per gli studenti e le
studentesse del mondo accademico ci sono già alcune novità che rendono
più amaro l’inizio dei corsi!
A partire da quest’anno entrerà in vigore quella che appare già come l’ennesima truffa ai danni degli studenti universitari e delle rispettive famiglie. Parliamo del “nuovo ISEE”, il sistema di conteggio dei redditi delle famiglie elaborato a suo tempo dal governo Monti e approvato da Letta, che spazza via in un solo colpo decine di migliaia di studenti dalle liste di accesso alle agevolazioni (dalle borse di studio, agli alloggi ecc) e soprattutto potrebbe determinare un diverso posizionamento nelle fascia per il pagamento delle tasse.
Ma vediamo nello specifico quali saranno alcune novità del nuovo indicatore che da universitari ci interessano in prima persona.A partire da quest’anno entrerà in vigore quella che appare già come l’ennesima truffa ai danni degli studenti universitari e delle rispettive famiglie. Parliamo del “nuovo ISEE”, il sistema di conteggio dei redditi delle famiglie elaborato a suo tempo dal governo Monti e approvato da Letta, che spazza via in un solo colpo decine di migliaia di studenti dalle liste di accesso alle agevolazioni (dalle borse di studio, agli alloggi ecc) e soprattutto potrebbe determinare un diverso posizionamento nelle fascia per il pagamento delle tasse.
Come c’è scritto nel testo del decreto ministeriale n. 159/2013, la nozione di “reddito” si estende
a tutte le entrate del nucleo familiare del richiedente, compresi
quelle esenti da tassazione ai fini IRPEF. Detto più semplicemente, come
si legge in questo comunicato esplicativo del Governo,
verranno conteggiati per il calcolo dell’indicatore della ricchezza
anche assegni al nucleo familiare, pensioni di invalidità, indennità di
accompagnamento, assegno di maternità… Quello che fino a poco
tempo fa lo Stato ti concedeva perchè ne avevi diritto, in alcuni casi
perchè si presenta una situazione di povertà (es: assegno sociale),
rispunta nella nuova legge come ricchezza!
Anche le borse di studio, per esempio, sarebbero una componente da tenere in conto per calcolare la ricchezza del nucleo familiare.
Cosa succede quindi?
Senza che neanche un euro in più sia realmente entrato nelle nostre tasche, ci tratteranno come se la situazione economica delle nostre famiglie fosse cambiata da un giorno all’altro!
Agitando lo spauracchio della lotta all’evasione fiscale, si mascherano quelli che sono i veri intenti del nuovo ISEE: tagliare la spesa pubblica, restringere maggiormente il campo di chi può avere diritto ad agevolazioni e aiuti economici, anziché tassare chi è ricco davvero.
Nello specifico della nostra regione, non si farà altro che normalizzare le mancanze che si sono moltiplicate di anno in anno in materia di diritto allo studio. Basti pensare alla quasi totale assenza dei servizi di base in Campania ed all’atipica e controversa figura dell’idoneo non beneficiario.
Anche le borse di studio, per esempio, sarebbero una componente da tenere in conto per calcolare la ricchezza del nucleo familiare.
Cosa succede quindi?
Senza che neanche un euro in più sia realmente entrato nelle nostre tasche, ci tratteranno come se la situazione economica delle nostre famiglie fosse cambiata da un giorno all’altro!
Agitando lo spauracchio della lotta all’evasione fiscale, si mascherano quelli che sono i veri intenti del nuovo ISEE: tagliare la spesa pubblica, restringere maggiormente il campo di chi può avere diritto ad agevolazioni e aiuti economici, anziché tassare chi è ricco davvero.
Nello specifico della nostra regione, non si farà altro che normalizzare le mancanze che si sono moltiplicate di anno in anno in materia di diritto allo studio. Basti pensare alla quasi totale assenza dei servizi di base in Campania ed all’atipica e controversa figura dell’idoneo non beneficiario.
E allora che fare dinanzi a questa paradossale realtà?!
Siamo convinti che la risposta non vada cercata nella rassegnazione e nell’accettazione passiva della situazione attuale. Soltanto mettendosi in gioco in prima persona e non abbassando la testa davanti a queste decisioni calate dall’alto è possibile ottenere qualcosa di concreto! E per fortuna l’esperienza ci viene in soccorso. L’anno scorso ad esempio, attraverso una piccola mobilitazione contro gli assurdi criteri di accesso al bando ADISU dell’Orientale per ottenere un posto nello studentato di via Brin, si è ottenuto un abbassamento degli affitti e la revoca della clausola-truffa.
Siamo convinti che la risposta non vada cercata nella rassegnazione e nell’accettazione passiva della situazione attuale. Soltanto mettendosi in gioco in prima persona e non abbassando la testa davanti a queste decisioni calate dall’alto è possibile ottenere qualcosa di concreto! E per fortuna l’esperienza ci viene in soccorso. L’anno scorso ad esempio, attraverso una piccola mobilitazione contro gli assurdi criteri di accesso al bando ADISU dell’Orientale per ottenere un posto nello studentato di via Brin, si è ottenuto un abbassamento degli affitti e la revoca della clausola-truffa.
In più in tantissime città gli studenti si stanno muovendo e già in Puglia e in Toscana sono stati ottenuti degli avanzamenti. Anche noi vogliamo organizzarci perché venga ascoltata la nostra voce e soddisfatte le nostre esigenze.
Perché, proprio noi che viviamo le università, non veniamo neanche messi a conoscenza di scelte che incidono sulle nostre vite?
Perché i nostri bisogni non vengono mai presi in considerazione?
Pretendiamo trasparenza sulle decisioni che ci riguardano!
Pretendiamo che il rettore della Federico II Manfredi, presidente della Conferenza dei Rettori Università Italiane, accolga le istanze degli studenti!
Vogliamo che l’ADISU riveda i criteri di calcolo dell’ISEE che apra un nuovo bando per le borse di studio!
Pretendiamo un’Università realmente accessibile a tutti, con tasse più basse e più servizi garantiti (dalle mense alle borse di studio)!
Non preferiamo abusare di slogan, ma è proprio la realtà a dimostrare che solo la lotta paga, e da qui vogliamo ripartire!
PRETENDIAMO CIO’ CHE CI SPETTA!
Ne parliamo in assemblea di collettivo: MERCOLEDì 21 - ore 14, aula R5 (palazzo Giusso)
Per maggiori info contattaci su:
Giulia Valle o visita la pagina del Collettivo Autorganizzato Universitario di Napoli
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