mercoledì 14 ottobre 2015

pc 14 ottobre - Mafia Capitale a Milano significa Lega Nord

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Il vice presidente della Regione Lombardia, Mario Mantovani, è stato arrestato questa mattina nelle conseguenze di un'inchiesta della Gdf e della Procura della capitale meneghina con le accuse di concussione, corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti. Mantovani è il numero due della giunta Maroni, in carica dal 2013. Con Mantovani sono stati arrestati altri due suoi collaboratori, mentre tra gli indagati figura anche un altro assessore, Garavaglia, in quota Lega e braccio destro del governatore originario di Varese.
Ironia della sorte, Mantovani avrebbe dovuto partecipare oggi ai lavori della “giornata della legalità”, che avrebbe affrontato il tema della trasparenza in relazione alla pubblica amministrazione; ironia che però nasconde la sua appartenenza ad una giunta a guida Lega Nord la quale, aldilà del maquillage salviniano, non rinuncia alla sua vocazione storica.
Una vocazione neanche troppo nascosta di ambire come tutti gli attori istituzionali - dai quali finge di differenziarsi a colpi di urlacci - all'obiettivo principe che li accomuna tutti: arricchirsi, arricchirsi, arricchirsi in spregio ad ogni etica o a retorica pubblica.
L’operazione giudiziaria si è soffermata sulla fitta rete di cooperative e di società dirette da Mantovani tramite prestanome. Molte di queste cooperative erano impegnate nella gestione di case di riposo per anziani  e di istituti per ragazzi affetti da disabilità, ricevendo centinaia di migliaia di euro di finanziamento dall'Unione Europea. Lo stesso sistema basato sullo sfruttamento del business dell'emergenza e della sanità che caratterizzava MafiaCapitale e che evidentemente non è meno radicato qualche centinaio di chilometri piu a nord..
E' evidente a questo punto come non si possa trovare alcuna differenza tra la vecchia Lega e la nuova Lega (Forza Italia non la trattiamo neanche, che da quelle parti il dubbio neanche si pone!). Nonostante ciò che blatera Salvini dai palchi che lo ospitano, gli arresti di Mantovani e Garavaglia simboleggiano l'emblema di un mondo politico nel quale si soffia sul fuoco della guerra tra poveri e delle diseguaglianze sociali urlando da un lato “prima gli italiani” e dall'altro truccando perfino gli appalti per il trasporto dei pazienti dializzati. E' la solita Lega alla quale degli italiani poveri non è mai importato troppo se non in quanto polli da spennare ai fini dell'arricchimento personale e collettivo del partito.
Del resto lo stesso Salvini ha una genealogia che ben tutti conosciamo: pupillo dei vari Bossi, Belsito, Rosi Mauro e di tutta quella Lega del “cerchio magico”, durante i numerosi anni di governo al fianco di Berlusconi non esitava – da giovane rampante - a spartirsi soldi e cariche leccando i piedi a quegli stessi poteri forti a cui ora, sull'onda del suo restyling lepenista, fa finta di rivolgersi contro.

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